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Perché il Blog…

Il mio nome è Renato (nome poco originale persino per un film), anche se tutti ormai mi chiamano “Gandalf”…. Non so se perché richiamo una vaga idea di saggezza, o molto più semplicemente perché barba e capelli sono ormai imbiancati dai diversi inverni trascorsi.

Da ormai 39 anni vivo sui diamanti (su di uno in particolare) allenando bambini, piccoli, medi o adulti  (rimasti spesso ancora bambini).

Dove nasce l’idea del Blog? Da una vita passata a scrivere (appena tornato dalle partite) articoletti che raccontassero le imprese degli “amaretti” …

Articoletti che regolarmente non trovavano mai spazio tra la marea di resoconti e commenti di qualsiasi torneo, campionato (anche tra condomini) dello sport nazionale… che riempiono  i giornali locali, o nella migliore delle ipotesi, trovavano spazio solo per un trafiletto dove, per ovvii motivi, venivano triturati per divenire qualcosa di assolutamente incomprensibile anche per gli addetti ai lavori…

Questo non vuol essere un sito di immagini, ma di parole…

In una società dove la comunicazione è affidata quasi esclusivamente alle immagini, ho voluto ridare un minimo di dignità alle parole, al racconto dei fatti dove la mente di chi legge lavora  di fantasia e costruisce  una propria immagine dell’evento.

A chi mi chiede il perché di questo curioso titolo rispondo che 59 piedi corrispondono,  più o meno,  ai fatidici 18 metri, alla distanza cioè, che intercorre dalla rete che divide gli spettatori dalla Casa Base, quella che per tutti questi anni è stata la mia seconda “casa”.

E’ la distanza che divide chi osserva da chi è “dentro” l’evento; chi giudica senza conoscere i fatti  da  chi i fatti li produce…

Quando qualche mese fa la società aveva fatto scelte diverse… devo ammetterlo, non l’avevo presa proprio bene, ma la vita mi ha convinto, in modo decisamente energico, che il tempo dei voli pindarici, dei grandi sogni, delle imprese per  me era forse finito per sempre e che il mio spazio, si era drasticamente ristretto…

Ma chi possiede un’amore intessuto nel proprio DNA, riesce a trovare il modo di continuare a stare vicino al proprio sogno…

Ho pensato così, grazie anche alla collaborazione di  un paio di volonterosi “scriba”, Jack  e Jacopo (veri maghetti del “moderno mezzo”, di cambiare il mio punto di osservazione e passare dall’altra parte di quel solco che divide i due  mondi.

Ho pensato che potevo raccontare un sogno, un’impresa con gli occhi di chi quelle sensazioni  aveva già vissuto sul campo.

Perché non utilizzare allora il giornale di partito… ops… volevo dire… il sito ufficiale della società?

Forse perché un vecchio “anarchico” – sportivamente parlando ovviamente – non ama sentirsi ingabbiato, ma preferisce pensare sempre liberamente…

Tranquilli non voleranno  penne “selvagge” pronte a colpire a destra e a manca, non ne ho né la capacità né tantomeno l’arroganza, ma questo spazio servirà semplicemente per raccontare quello che settimanalmente succede sul diamante di Via Ungaretti, con un occhio benevolo verso quelli che, grandi medi o piccoli che siano, considererò sempre i miei ragazzi.

Gandalf il Grigio

 

Una risposta a “Perché il Blog…

  1. Luciana Carioli

    17 luglio 2011 at 08:45

    Complimenti Renato… a te ed ai tuoi “scriba”… bel lavoro veramente!!!!!!!!!!!!
    Questa seconda versione è veramente eccezionale!
    Come al solito ottimi i resoconti degli incontri, che per me non sono una novità avendo letto per 15 anni le tue relazioni annuali!
    Ma ottimo l’inserimento delle storie di vite (a proposito… mai pensato a scrivere un’autobiografia?) raccontate alla tua maniera,mettendoci la passione per il baseball e la magia delle cose fatte con il cuore!
    Continua… continuate così!
    Un abbraccio Luciana

     

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