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Archivio mensile:Maggio 2017

CAMPIONATO SERIE B 9° E 10° GIORNATA

Le battaglie si vincono e si perdono con identico cuore.
(Walt Whitman)

Saronno e Dynos Verona si dividono la posta

 

 

Avremmo voluto, avremmo dovuto, avremmo potuto , rappresentano le frasi che preferiremmo non dover pronunciare mai.

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Parità tra gli amaretti e la Dynos Verona; una vittoria per parte, ma fino alla prima metà della settima ripresa di gara 2 i padroni di casa hanno cullato il sogno di una nuova doppietta dopo quella ottenuta la domenica prima contro il Rho.

A mente fredda, già la vittoria in gara uno era un risultato insperato alla vigilia,la Dynos è tra le squadre che lottano per arrivare ai play off, ma visto come gara due si era messa, aveva fatto sorgere speranze oltre il limite delle capacità attuali di questa squadra.

Veniamo alla cronaca.

Gara 1

La partita passerà alla cronaca come la sfida delle valide, infatti ventisei valide, tredici per parte in una partita non è cosa di tutti i giorni.

Sulla collina dei padroni di casa Matteo Gargamelli riesce a portare a termine un complete game e, nonostante le valide subite,  a gestire con la sua varietà di lanci i battitori avversari, ottenendo anche quattro strike out.

Saronno parte lancia in resta e Federico Molon, partente per la Dynos, viene subito inquadrato dalle mazze saronnesi.

Luca Girola, da buon leadoff batte valido al centro del campo. Grazie alla battuta di Santa Cruz con successivo errore della difesa veronese Girola giunge in seconda. Ballar raggiunge la prima su scelta della difesa ed Abreu ottiene base.  Con le basi piene, Eugenio “Grizzly” Galban si presenta nel box, e come da copione lascia partire il primo siluro di giornata. E’ “solo” un doppio (per scaldare i motori), ma permette ai tre compagni di pestare la piastra di casa base portando subito il punteggio sul tre a zero.

Gargamelli comincia alla grande le prime riprese e, nonostante un doppio subito all’inizio da Pietro Piccolboni, riesce a gestire egregiamente la situazione.

I padroni di casa, visto che gli avversari non sono alieni travestiti, decidono di spingere ancora sull’acceleratore.

Abreu vuole superare Galban in potenza e spara un tremendo triplo al centro del campo, “Grizzly” Galban non se la prende e anzi mette a terra la valida che permette a Abreu di segnare il quarto punto. Casciello batte valido e spinge Galban in tera, poi sulla rubata di Casciello in seconda Galban viene pescato fuori base dalla difesa veneta.

Nel quarto inning Gargamelli ha una piccola crisi e, prima Mantovani batte singolo, poi Falzi lo tocca duro con un doppio sulla destra del campo infine  concede base a Braga. A questo punto nemmeno la difesa viene in suo soccorso. Errore del terza base saronnese seguito dalla valida di Cabrera Leal; alla fine si contano i danni e per gli amaretti è tutto da rifare, infatti il punteggio è tornato in perfetta parità.

Ma i padroni di casa hanno capito oggi è il giorno giusto e senza farsi prendere dal panico ricominciano a costruire gioco.

Al sesto attacco Casciello viene colpito, poi Mantovani, appena subentrato a Molon sulla collina veneta, commette un balk che consente al corridore di giungere in seconda. Casciello ruba la terza e la battuta di Girola sulla seconda base permette al corridore saronnese di giungere a Casa per il punto del vantaggio.

Finita? Nemmeno per sogno.

Gargamelli va in difficoltà e nella parte alta del settimo concede valide consecutive a Grella, Fantoni e Disaro permettendo l’ingresso del punto del pareggio.

Ancora una volta tutto da rifare.

Ma, ancora una volta i padroni di casa decidono che non ci stanno.

Valida di Ballar, base concessa a Abreu e infine nel box di battuta si accomoda con tutta calma Eugenio “Grizzly” Galban.

Nel turno precedente i veneti avevano fatto una scelta “conservativa” concedendo “saggiamente” una base intenzionale . Questa volta, con 0 out e due uomini sulle basi, decidono “imprudentemente”  di giocare il pericoloso bomber.

Galban parla alla pallina spiegandole dove deve atterrare ….e la palla esegue fedelmente quanto ordinato. Saronno torna davanti per 7 a 4.

La mazzata questa volta è tremenda e lascia il segno nella mente dei veneti; nonostante la Dynos tenti un recupero con un paio di valide, riesce solo ad accorciare le distanze portandosi sul 5 a 7.

Gli amaretti però ormai sono pieni di adrenalina e tre valide, tra cui un micidiale triplo di Casciello, due basi concesse e una volata di sacrificio (manco a dirlo di “Grizzly” Galban) dilatano il punteggio fissandolo sul 12 a 6.

Complete game e specifica di lanciatore vincente per Matteo Gargamelli.

In battuta nel festival delle valide, in evidenza, ovviamente Galban (che ha sfiorato il circle) con un singolo, un doppio un HR e una volata di sacrificio; Abreu  e Casciello con un singolo e un triplo a testa; Ballar con due singoli.

La difesa, di contro, è apparsa abbastanza  fallosa in alcune circostanze.

Gara 2

Dopo il breve riposo si torna in campo per gara 2 e il copione sembra seguire la stessa traccia di gara 1. Purtroppo il finale sarà però decisamente meno esaltante.

Sul monte dei padroni di casa Tosi che sembra dare l’impressione  di essere in una fase decisamente positiva.

Sul monte opposto Giacomo Piccolbono parte in leggera difficoltà. A dargli una mano c’è però una difesa quasi perfetta.

Girola, Santa Cruz e Casciello (gran bel doppio il suo) cercano subito di scuoterlo

e di mettergli pressione, ma fortunatamente per lui non paga dazio. Dopo la lezione della mattina, a scanso di equivoc,i molto saggiamente  a Galban viene concessa base intenzionale.

Tosi comincia alla grande lasciando al piatto quattro dei primi sette battitori che gli si presentano nel box.

Ma al terzo assalto la Dynos va a segno. Due singoli successivi di Pietro Piccolboni e Fantoni sommati a  due errori sul tentativo di eliminare in base i corridori da parte di Galban producono un piccolo vantaggio per i veneti da poter gestire.

Galban, così devastante in attacco in gara 1, è apparso in difficoltà dietro il piatto di casa base commettendo 3 errori pesanti.

La ripresa successiva vede ancora i veronesi incrementare il piccolo vantaggio grazie ad un errore difensivo  su Falzi che viene successivamente spinto a casa da un lungo triplo di Orrasch.

Nella parte bassa del quarto finalmente, gli amaretti si risvegliano e colpiscono duro.

Valida di Natale, base a Girola; Santa Cruz salvo in prima su errore della seconda base veneta, poi tre valide consecutive del trio caraibico Ballar,Abreu e Galban e infine arrivo in prima  su scelta difesa di Bordin. Al termine della ripresa Saronno ha messo la freccia e sorpassato i veneti portandosi sul sul 5 a 3.

 

.Se qualcosa sembra andar bene…, hai detto bene: sembra

(legge di Murphy)

 

A questo punto, incredibilmente,  la partita cambia completamente volto.

Nella parte alta del quinto,  si aprono le prime crepe sul monte saronnese e Tosi comincia a dare segni di una certa difficoltà; doppi di Fantoni e Mantovani e un lancio pazzo consentono alla Dynos pareggiare il conto.

Intanto sul monte veneto, a sostituire Piccolbono sale un ragazzino classe 2001 che di nome fa Samuel Aldeghieri, mancino dalla palla “terribilmente” veloce. Da questo momento l’attacco saronnese sparisce dal campo e nelle tre riprese successive cinque dei nove battitori affrontati saranno eliminati al piatto (quattro senza nemmeno tentare la battuta sul terzo strike). Il ragazzino riuscirà a mettere al piatto, senza alcun timore reverenziale, anche Eugenio “Grizzly” Galban…..e questo la dice lunga sulla sua prestazione.

Sul monte di casa invece le cose precipitano velocemente.

Tosi concede una  base e colpisce Mosconi; Lusian cerca di tamponare la falla mandando sul monte Alessio Razza, ma ormai i veneti come lupi famelici, si avventano su ogni lancio che vedono passare. Razza subisce singolo da Piccolbono e Fantoni, un lungo doppio sul centro da Nifosi. Quando anche Razza viene sostituito i veneti hanno già incamerato quattro punti.

A tentare di “chiudere la classica stalla” sale Marco Aquilani con la sua esperienza,  ma anche lui dovrà incassare tre valide concedendo due  basi, il tutto porta il conto della ripresa a otto punti fissando il punteggio sul  13 a 5.

Nella parte alta del settimo Lusian spedisce Daniele Tarocco sulla collina per cercare almeno di non subire i punti che chiuderebbero la partita con la manifesta, ma i veneti continuano a battere, correre e anche Tarocco deve subire due singoli e un doppio che consentono ai veneti di portare a dieci i punti di scarto e di fatto concludere l’incontro per manifesta.

Impressionante l’attacco veneto, 14  valide anche in gara 2, mentre i padroni di casa hanno deluso sia nel box di battuta, solo 7 le valide, abbastanza casuali (di rilievo il doppio di Casciello), sia soprattutto in difesa, 5 errori, alcuni, diciamo,  imbarazzanti.

Il monte ha dimostrato alcune fragilità preoccupanti. Tosi perfetto fino a quando, probabilmente, la fatica della domenica precedente non si è fatta sentire prepotentemente.

I rilievi sono stati travolti da un attacco ormai scatenato e non sono riusciti a capovolgere in qualche modo l’andamento negativo che aveva preso l’incontro, ma sono stati anzi ingoiati anche loro nel buco nero.

Domenica prossima gli amaretti faranno visita al Settimo Torinese leader della classifica in compagni del Codogno e tenteranno di portare a casa almeno uno dei due incontri.

 
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Pubblicato da su 27 Maggio 2017 in Uncategorized

 

CAMPIONATO SERIE B – 7° E 8° GIORNATA

La ricchezza è come l’acqua di mare; più ne beviamo, più abbiamo sete; e lo stesso vale per la gloria…
(Arthur Schopenhauer)

 

Gara 1

E alfine giunse la vittoria….anzi, per meglio dire una doppietta, Saronno vince, infatti, entrambe le partite che la opponevano al Rho, per la 7° e 8° giornata di campionato.

Due partite dallo svolgimento completamente diverso. La prima infatti, vede una perfetta parità fino all’epilogo, quando gli amaretti danno un colpo di acceleratore e superano gli avversari proprio sul filo di lana. La seconda, per contro, vede un netto dominio dei padroni di casa fino all’ultima ripresa dove i rodhensi tentano, aiutati anche dal cedimento improvviso dei pitchers saronnesi l’insperato recupero fino ad insidiare pericolosamente la vittoria degli uomini di Stefano Lusian.

Ma andiamo con ordine.

Nella partita della mattina Saronno presenta sul monte Matteo Gargamelli apparso in ottima forma. Gargamelli parte subito col piglio giusto e per sei riprese concederà solo tre valide lasciando al piatto sei battitori. Dove non arriva lui con i suoi lanci ci pensa una difesa praticamente blindata a ripulire quello che eventualmente riusciva ad installarsi in base (alla fine saranno 3 i doppi giochi difensivi degli amaretti).

Solo al 5° attacco Reynoso riuscirà a colpire un doppio sulla sinistra del campo.

In attacco i padroni di casa, non sembrano in giornata ottimale e  quel poco che riescono a produrre non si trasforma in preziosi punti.

Al quinto gli amaretti hanno però una fiammata; un lungo triplo di Luca Girola si trasforma nel primo punto della partita grazie alla valida successiva di Giovanni Natale.. Sembra finalmente rotto il ghiaccio, ma sulle basi i ragazzi di Lusian sprecano malamente occasioni. Abreu, Santa Cruz vengono pescati fuori base dalla difesa rhodense. Al settimo due episodi che cambiano il volto momentaneamente alla partita. Gargamelli ha una flessione. Prima concede base a Bernasconi, poi dopo l’eliminazione al volo di Roberto Della Penna da parte di Natale, il pitcher saronnese concede base anche a Reynoso. A questo punto Lusian spedisce Alessio Razza a riparare la crepa che si è formata sul monte.

Dopo aver messo strikeout Brescia però, Razza viene colpito da un singolo lungo linea sulla sinistra che permette a Bernasconi di giungere salvo a casa siglando il pareggio.

Quando Zoni batte valido sulla sinistra si spera che  Saronno possa subito replicare. Su lancio pazzo Zoni giunge in seconda, mentre Ballar riceve base.

Girola mette a terra un perfetto bunt e Zoni, dopo essere arrivato in terza prosegue, forzando un po’ troppo il gioco, cercando di rubare casa.

Ma Luca Della Penna è nettamente in vantaggio e con la palla in mano lo aspetta davanti al piatto. A questo punto Zoni non ferma la sua corsa e, anche senza eccessiva rudezza,  carica il cather avversario. L’arbitro, applicando il regolamento lo espelle.

Fortunatamente, dopo lo sbandamento iniziale, Razza sale in cattedra e aiutato da una difesa impenetrabile  chiude la porta a qualsiasi tentativo avversario.

Quando tutti ormai pensano agli extrainnings, Saronno estrae il classico coniglio dal cilindro.

A sostituire Geronimo Morillo, l’ottimo partente rhodense, era salito sulla collina Matteo Signorini.

L’inizio non è certo dei più promettenti. Base al leadoff Casciello, e dopo la sua assistenza in prima per il primo out, concede base intenzionale ad Abreu. Ma erroneamente il pitchers rodhense decide di giocare l’uomo più pericoloso del line up…..

Galban non deve nemmeno impegnarsi tanto per produrre quanto basta per riempire le basi. Poi Bordin, con un singolo interno, spinge a casa Casciello per il punto del vantaggio. Nuova base a Cavaliere che, a basi piene, permette a Abreu di segnare il terzo punto saronnese. Ci penserà Girola, con un altro singolo interno, a spingere Galban a casa e fissare il punteggio sul 4 a 1.

Razza e la sua difesa inviolabile (il terzo doppio gioco di giornata) riusciranno  a chiudere definitivamente i conti.

Da sottolineare la prestazione impeccabile della difesa (nota particolare la eccellente prova del veterano Daniele Bordin che, nonostante la “veneranda”, età continua ad esibirsi  in ottime giocate.

In attacco il solito Galban con due valide e un punto segnato, Luca Girola con il bel triplo e la valida finale, e il sempreverde Bordin con due valide.

Gara 2

Ancora euforici per la prima vittoria del campionato, gli amaretti partono subito decisi a mettere pressione sugli avversari. Sulla collina dei padroni di casa sale Daniele Tosi che oggi appare in ottime condizioni. Su quella rhodense Eliazer Peralta  che si presenta subito con una base concessa al leadoff saronnese Giovanni Natale, il quale però viene eliminato nel tentativo di rubata della seconda base.

Peralta ci mette subito una pezza chiudendo  l’inning con due strike out successivi.

Nella seconda ripresa però, il duo Abreu (base ball) e il solito Eugenio ”Grizzly”  Galban, gran doppio sul centro del campo, confezionano il primo punto per i padroni di casa. Poi Galban si esibisce in un esercizio per lui inusuale, rubata della terza, ed infine giunge fino a casa su lancio pazzo del pitcher.

A spegnere però l’entusiasmo ci pensa subito Peralta con un tris consecutivo di strike out che riporta tutti con i piedi per terra.

Nelle due riprese successive Peralta se la cava ancora egregiamente, incassando soltanto un singolo di Santa Cruz e un gran doppio di Abreu che però non lasceranno tracce sul ruolino.

Nella quinta ripresa Saronno decide di dare finalmente il colpo di grazia al pitcher rhodense.

Dopo l’ennesimo strike out su Villa (grande prestazione difensiva la sua, ma ancora molto in difficoltà sulla velocità dei lanci nel box di battuta), Luca Girola apre le danze con un singolo sul centro del campo. Dopo Natale, secondo eliminato dell’inning, Santa Cruz viene colpito e Oscar ballar riceve base gratis. A questo punto nel box si presentano in successione Abreu e Galban. Il primo batte un singolo interno che spinge Girola a casa, poi il secondo spara il suo secondo doppio (sempre sul centro del campo) che sparecchiano praticamente il diamante e portando il punteggio sul 6 a 0. Dopo un  errore difensivo,  un’ un’assistenza in prima del seconda base metteranno fine alla difficile situazione.

Nella settima ripresa Saronno spreca due enormi occasioni per mettere definitivamente fine ad una partita che sembra ormai non avere più niente da dire.

Sul monte uno stanco Peralta lascia il posto a una vecchia conoscenza degli amaretti…Roberto Della Penna.

Ennesima valida di Abreu (devastante il suo approccio alla partita: 3 singoli e due doppi per lui) ed ennesima valida del suo “socio” Galban. Questa volta anche Bordin vuole partecipare alla festa e con la sua valida manda a punto Abreu, per il 7 a 0, e spinge in terza Galban, il quale sentendosi in giornata particolarmente di grazia tenta addirittura di giungere a casa. Ma la velocità, come si sa, non è la sua arma migliore e il bomber saronnese viene pizzicato sul piatto di casa base dall’assistenza di Peralta in versione esterno sinistro.

Quasi come una fotocopia, la stessa sorte toccherà ad un altro “velocista” della squadra….Daniele Bordin che giunto in terza sulla spinta della valida di Girola si immola in un tentativo suicida e, come il suo compagno viene silurato a casa sempre dal braccione di Peralta.

Qualcuno si chiederà “va bene, nel frattempo che l’attacco saronnese metteva da parte il tesoretto di punti preziosi per portare a casa la partita, cosa diamine sarà successo sull’altro fronte”……

Assolutamente niente!

Per otto riprese Daniele Tosi, coadiuvato da una difesa praticamente perfetta, ha messo la sordina alle bocche da fuoco rodhensi.

Tosi e i suoi soci hanno affrontato 28 battitori eliminandone 24.

Riusciranno a perforare il muro solo un singolo di Bernasconi e un bel triplo di Jacobs.

Il pitcher di casa concederà due misere basi per balls lasciando al piatto 5 battitori. La difesa eliminerà 11 battitori su palle a terra e 8 su palle al volo.

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“Mai abbassare la guardia di fronte al nemico, perché è quando crediamo di averlo sconfitto che riprende a combattere”.

(Rossana Emaldi)

Ad una ripresa dalla fine della partita è naturale che con un vantaggio così ampio, con un avversario che sembra oramai desolatamente senza speranze, i muscoli si rilassino e l’attenzione venga meno…..

Senza apparenti segnali Tosi entra in un tunnel buio. Concede valida a Signorini e Caloiero.  Casciello e Bordin eliminano Jacobs  (che comunque permette a Signorini di segnare il primo punto per Rho) facendo comunque  respirare di sollievo tutta la panchina, ma il peggio, purtroppo, doveva ancora venire.

Un terribile doppio di Bernasconi, oltre che spedire Caloiero a casa per il secondo punto apre una voragine sul monte saronnese.

Subito Lusian cerca di porre rimedio mandando Razza a chiudere la falla.

Non ancora smaltito completamente la fatica della mattina, appena salito Razza viene accolto da un tremendo doppio che spedisce a casa Bernasconi per il terzo punto; si innervosisce e concede base a Reynoso poi, dopo aver kappato Giro, subisce valido prima da Peralta e poi da Roberto Della  Penna

Infine, quando ormai Saronno sente il fiato sul collo e il punteggio si è fissato sul 7 a 5, Lusian tenta la carta Zaniboni per chiudere la pratica.

Con due eliminati, le  basi piene e un ingresso a freddo, Zanna colpisce Caloiero spingendo Peralta a casa per il punto automatico del 6 a 7..

Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio andò ad aprire e non trovò nessuno.
(Martin Luther King Jr)

Quando Jacobs, con basi ancora piene si presenta nel box la paura serpeggia ormai irrefrenabile tra le fila degli amaretti.

Zanna però si prende il lusso di effettuare personalmente l’assistenza in prima per l’out definitivo.

La partita parlerà di un risultato strettissimo e partita in bilico….ma la vertà è che gli amaretti, dopo aver dominato la partita per otto innings, hanno rischiato un vero e proprio suicidio; su questo aspetto, soprattutto mentale, dovranno lavorare a fondo Lusian e il suo staff.

Sugli scudi in battuta la coppia devastante Abreu – 2 doppi e due singoli su 4 turni – e Galban due doppi e un singolo su 5 turni, Girola 3 su 4 e Santa Cruz 2 su 3 e due HP. Difesa ancora una volta perfetta.

Prossimo appuntamento Domenica 21/5, sul diamante di casa contro la Dynos Verona

Inizio della prima partita ore 11,00

Chi vince festeggia, chi perde spiega.
(Julio Velasco)

 

 

Gandalf il grigio

 

 
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Pubblicato da su 20 Maggio 2017 in Uncategorized

 

CAMPIONATO SERIE B – 1° E 2° GIORNATA

Qual’è l’apporto di una sconfitta? Una visione più precisa di noi stessi.
(EM Cioran)

 

Campionato serie B – 1° e 2° giornata

 

1° partita

Dopo la cocente sconfitta patita contro la corazzata Codogno, che di fatto ci eliminava al primo turno dalla Coppa Italia della serie B, gli amaretti iniziano l’avventura del primo Campionato nella serie superiore. Tante le incognite che devono affrontare; soprattutto per quanto riguarda il doppio incontro e quindi la gestione del parco lanciatori nell’arco dell’intera giornata. Non è facile  trovarsi di fronte lanciatori di livello decisamente più elevato  e affrontare battitori di potenza più consistente che mettono sotto pressione la difesa per tutta la gara. Non sono più concessi errori e non bisogna abbassare mai la tensione agonistica se non si vuole essere travolti e spazzati via come foglie secche.

Tutte queste teorie Saronno le ha sperimentate nella partita della mattina.

Il punteggio finale racconterebbe di un  Bolzano che, sin dalle prime battute, mette sotto gli amaretti facendone “polpette”. Difficile spiegare invece che alla seconda ripresa Saronno era addirittura in vantaggio per 3 a 2 e che al termine della sesta ripresa i Bolzanini comandavano con solo due punti di margine. Poi, improvviso, il tracollo e Bolzano realizza 13 punti in una sola, drammatica, settima ripresa.

Ma andiamo con ordine.

Sul monte saronnese Matteo Gargamelli viene salutato subito da un gran triplo del leadoff  Denis Introvigne che mette in allarme la panchina dei padroni di casa.

Il doppio successivo di Gaiga spinge Introvigne a casa per il primo punto. A questo punto Gargamelli si riprendeprontamente dal breve impasse e chiude bene la ripresa.

Nel secondo inning, dopo il secondo punto segnato da Nurrito (grazie anche ad un paio di incertezze della difesa saronnese), gli amaretti si svegliano in attacco e, in rapida successione Abreu, Santa Cruz, Galban, Zoni e Natale confezionano le cinque valide che, unite alla base concessa a Bordin, producono i tre punti del vantaggio per i padroni di casa.

Quarta ripresa: un calo di Gargamelli, concede prima il triplo a Gaiardoni, poi un singolo a Introvigne e Siniscalchi che, uniti alla base concessa a Gaiga, riportano i Bolzanini al comando per 4 a 3. Vista accendersi la spia rossa Stefano Lusian corre ai ripari e spedisce sulla collina Alessio Razza. Il ragazzone chiude bene la ripresa.

Poi per altre due riprese la partita sembra ingessarsi sul risultato di 4 a 3 per Bolzano, il che non dispiacerebbe nemmeno ai padroni di casa alla loro prima esperienza in questa serie.

E si arriva alla fatidica e terribile settima ripresa.

Alessio viene colpito subito da un doppio (per la verità non proprio giocato al meglio dall’esterno sinistro saronnese) di Nurrito. A questo punto le prime crepe si aprono sul monte saronnese.

Un doppio di Gaiardoni, poi un successivo triplo di Introvigne spingono a casa due punti, e soprattutto frantumano le residue sicurezze di Razza che subito dopo concede base a Gaiga e successivamente colpisce Siniscalchi.

Quando Lusian manda sul monte Aquilani tutti si rendono conto che la partita ha preso una gran brutta piega.

Aquilani, dopo aver ottenuto il secondo out,  sul primo battitore affrontato, concede valida interna a Barcatta e colpisce Lora riempendo le basi.

“Se qualcosa può andar male, lo farà” –  o meglio  “Tutto va male contemporaneamente “

(Legge di Murphy)

Come predetto dal buon Murphy, il peggio deve ancora venire….. Ad Aquilani si riacutizza il dolore al ginocchio da poco infortunato e, precauzionalmente, viene fatto scendere dal monte…..

Senza molto preavviso, a continuare la partita sale il giovanissimo Daniele Tarocco al suo debutto in un campionato così importante.  Con una situazione a dir poco tremenda, basi piene e squadra sotto per 8 a 3, Tarocco concede subito base ad Alotti, che di fatto spinge a casa il nono punto dei Bolzanini.

Con le basi ancora cariche Nurrito spedisce un missile ad atterrare tra gli alberi delle signore del softball,  Grande Slam che mette una pietra tombale sulla partita.

A questo punto i trentini capiscono che possono affondare gli artigli su quanto è rimasto dei padroni di casa, i quali si sfaldano ormai incapaci di tenere a freno le mazze avversarie.

Un singolo, un doppio, due tripli e un errore difensivo dilatano oltre misura il divario tra le due squadre; 18 a 3 il risultato finale.

Quando Bordin recupera un pop al volo in territorio foul per la terza eliminazione tutti tirano un sospiro di sollievo. Ora è già il tempo di pensare alla seconda partita e i pensieri non devono essere stati certo molto sereni.

2° partita

 La partita del pomeriggio però è di tutt’altro tenore.

Sul monte saronnese Daniele Tosi che ritorna sul monte in  un campionato più consono alle sue possibilità. Il pitcher saronnese ha una partenza  però un po’  complicata….

Inizia concedendo base a Siniscalchi, mette strikeout Gaiardoni, poi però, viene colpito dal singolo di Gaiga che consente a Siniscalchi di inserire il primo punto sul tabellino..

A peggiorare la situazione arriva l’errore difensivo che permette ad Andrea Sommadossi di raggiungere salvo la prima. Alla battuta si presenta Mauro Alotti che colpisce un tremendo triplo sull’esterno centro che spinge a casa i compagni sulle basi per il 3 a 0.

Da buon veterano Tosi reagisce subito chiudendo la ripresa con due consecutivi strike out.

Introvigne, partente dei bolzanini, mette subito in fila i battitori saronnesi un, due, e tre …. E la paura di una continuazione del copione già visto in mattinata serpeggia nella panchina saronnese.

Ma le storie fortunatamente non sono mai tutte  uguali.

Ci pensa Eugenio Galban a riaccendere la miccia dell’attacco saronnese; singolo sulla terza base, subito seguito dal singolo di Bordin, base concessa a Federico Villa e, con l’HBP su Cavaliere, Saronno apre le marcature.

Come Tosi abbassa la guardia però, Bolzano subito colpisce; nel terzo inning il pitcher saronnese concede base a Gaiga che dopo aver raggiunto la seconda su rubata, viene spinto in terza dalla battuta di Andrea Sommadossi e infine a casa da Alotti per il quarto punto.

Nella quinta ripresa Bolzano cambia il partente, mandando sul monte Fabio Barcatta.

Per i ragazzi di Lusian si apre una insperata possibilità.

Gli amaretti lo salutano con una serie consecutiva di valide. Natale, Santa Cruz, Ballar e Abreu battono singolo producendo il punto del 2 a 4.

Quando, a basi piene e zero out, Eugenio Galban si sistema nel box di battuta tutti sperano che Eugenio non tradisca le attese….

Galban questa volta fa interamente il suo lavoro. Il suo potentissimo giro di mazza manda la pallina  ad atterrare nel regno del softball. Un Grande Slam che di colpo, non solo riapre la partita, ma porta i padroni di casa in vantaggio per 6 a 4. Bolzano corre ai ripari e Nurrito, salito a sostituire il frastornato Barcatta, chiude la porta con un flyout personale e due strike out consecutivi.

Nell’inizio della sesta ripresa Tosi ha un evidente calo. Dopo aver effettuato l’assistenza in prima su tentativo di bunt di Barcatta, colpisce Luca Sommadossi, poi concede base a Mellini ed infine subisce una valida interna su un bunt di Zaccomer riempendo le basi. Lusian tenta di fermare l’emorragia spedendo in collina Davide Zaniboni a sostituire lo stanco Tosi. Purtroppo Alessandro Siniscalchi lo saluta subito con un doppio che di colpo sparecchia il diamante… e siamo di nuovo sotto per 7 a 6.

Ma riassestato monte e difesa Saronno chiude bene le due riprese successive, mentre in attacco, grazie a un doppio di Abreu e al successivo singolo dell’incontenibile Galban, riesce a riagguantare il pareggio.

Sul monte dei padroni di casa, intanto, è salito per il gran finale, Alessio Razza.

Saronno comincia ora a credere nella possibilità del grande colpo…

.

“Quel che temiamo più di ogni cosa, ha una proterva tendenza a succedere realmente.”
Theodor Adorno

Quel che succede nell’ultima ripresa può essere forse spiegato con la paura di assumersi la responsabilità  di vincere ” veramente”….

Razza concede base a Gaiga che viene spinto in seconda dal singolo di Sommadossi; poi Alessio si innervosisce e colpisce Alotti che consente ai bolzanini di riempire le basi.

Battuta di Barcatta verso la prima che Bordin raccoglie per effettuare direttamente l’out, ma  non può però  impedire a Gaiga di segnare il punto del vantaggio.

Successivo pop ancora sulla prima base che rappresenta il secondo out. Incertezza di Bordin e Andrea Sommadossi corre a casa per il nono punto trentino.

Gli amarett, nonostante tutto, i ci credono ancora….

Con due out  il pitcher bolzanino ha un cedimento e concede base a Ballar e Abreu. Con prima e seconda occupata nel box di battuta si presenta ,ancora una volta, Eugenio “Grizzly” Galban.

Come da manuale del baseball, il pitcher trentino, per non correre rischi, concede una base intenzionale al bomber saronnese riempendo le basi.

Quello che non è da manuale è la successiva base concessa a Bordin che permette a Ballar di accorciare le distanze.

Con basi ancora cariche Jacopo Zoni purtroppo, colpisce una rimbalzante verso la seconda base che assiste in prima per l’eliminazione che mette fine alla partita e spegne definitivamente le speranze dei padroni di casa.

Delusione, certo; amarezza, anche; ma la buona notizia è che con un po’ più di coraggio gli amaretti avrebbero potuto incamerare la prima vittoria di questo difficile cammino…

Dopo la giornata di riposo Saronno dovrà vedersela con il temutissimo Codogno sul diamante di viale Resistenza, e qui ci vorrà tutto il coraggio che la squadra tiene in serbo

 

“Una delle più grandi scoperte che un uomo può fare, una delle sue più grandi sorprese , è scoprire che può fare ciò che aveva paura di non poter fare.”

 

Henry Ford

 

Gandalf il grigio

P.S.

Prima di andare a letto presto, devo ricordarmi di controllare che sotto le coperte non si nascondano sensi di colpa, delusioni e sconfitte.

 

 

 

 
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Pubblicato da su 3 Maggio 2017 in Serie C, Uncategorized