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Archivio mensile:giugno 2011

Tu che giochi, conosci il regolamento?

Punto a casa mentre un gioco d’appello causa il terzo out.
Ci sono corridori in prima e terza con un out. La lunga battuta sull’esterno destro suggerisce al corridore di terza di effettuare il pesta e corri, mentre il corridore di prima, giudicando che la palla non venga presa, parte. Mentre gira sulla seconda, l’esterno fa una presa sensazionale. Il corridore di terza va facilmente a punto. L’altro corridore, nella corsa per tornare in prima, non tocca di nuovo la seconda. La squadra in difesa tocca il sacchetto e chiede gioco d’appello. Il corridore è il terzo out.
Sì, il punto conta in questo doppio gioco poichè il terzo out non è out forzato ed il corridore ha attraversato il piatto prima che il terzo out fosse stato fatto. (7.02, 4.09a)


 

Malnate Vickings vs. Saronno B.C. – 26/06/2011 – Ottava di campionato (R)

Score by innings                                                   R       H       E               

Saronno B.C.                1 1 1  0 0 3  0 1 3              10     10      6

Malnate Vikings            2 0 1  0 0 3  0 1 0                7     11      3

LOB:  Saronno 12 – Malnate 12;  – 2B Malnate: Narajo H. (1), Lamera M. (1), Ceriani F. (1) Cs: Valdez L.

Saronno B.C.               ip         h          r        ER      bb       so    hbp

Torchio G..                    1,2       3           2                    2         2

Moltrasio D.                   4,1       7          4          4         1         5        1

Monticelli D.                   3,0      1          1                     1         6

Malnate Vikings            ip         h          r        ER       bb      so    hbp                               

Maggio M.                      7,1        6          6          4        10       2

Di Gioia S.                     1,2        4          4          3          2       0

Win: Monticelli D. (Saronno)  –  Lost: Di Gioia S.. (Malnate)

Malnate Vikings  vs.  Saronno B.C.   =   7  –  10

Tanto per  fare qualcosa di diverso dal solito vorrei cominciare la mia cronaca dal finale della partita, anche se in ogni buon giallo che si rispetti,  il vero delitto è scoprire prima della fine l’assassino…

Comincio dalla fine anche perché l’ultima azione rende perfettamente l’idea della prestazione degli amaretti.

Con due eliminati e un corridore in base (errore su un facile pop in diamante), si presenta Lazaro Valdez che fino a quel momento aveva avuto un rendimento altalenante, comunque un tipo abbastanza rischioso, da prendere sempre con le molle. Dopo due balls, Diego Monticelli piazza prima una veloce che l’avversario ha solo il tempo di guardare, poi su un drop il cubano scucchiaia il più invitante pop sulla testa del seconda base saronnese. Partità finita? No… troppo facile… .nel tentativo di fare una presa “estrosa”, dimenticando qualsiasi regole di una buona presa al volo, Daniele Moltrasio fa un movimento innaturale, la palla “offesa” schizza fuori e cade a terra… Fortunatamente anche il corridore ha dimenticato qualcosa scritto nei “sacri  testi”… con due out si corre su ogni palla battuta; aspetta che la palla tocchi terra e poi inizia a correre dando modo a Daniele di raccogliere la palla e spararla in seconda per la terza e definitiva eliminazione. Con un sospiro di sollievo da parte di tutti.

Un errore e un out con la stessa azione… un piccolo record.

Che la giornata non sia quella più giusta si capisce dall’inizio… Madame “illusione” era venuta a corteggiare i nostri “gladiatori”… Dopo aver scaricato 44 valide in due incontri sui malcapitati bergamaschi, nella mente degli amaretti si era insidiata l’idea malsana che lo stesso trattamento poteva essere riservato a Malnate. Come avevo già avuto modo di osservare altre volte Malnate è una squadra pericolosa se sottovalutata. Squadra molto giovane, molto aggressiva in fase d’attacco (usano il “batti e corri” quasi in modo ossessivo), non hanno paura e in difesa giocano un baseball pulito con azioni lineari, non cercano il numero, ma seguono il manuale del Baseball. Sul monte Marco Maggio, un “finto” lanciatore di Knuckle balls che, non capisco se per tattica studiata a tavolino o più semplicemente per problemi fisici, lanciava pallette irriverenti per la loro “modesta” velocità, che quasi irridevano i nostri battitori. La prima valida riusciamo a colpirla nel terzo attacco con il “vecio” Ivan Monticelli, e i punti fino a quel momento (tre per la precisione) li abbiamo ottenuti solo su base balls o errori difensivi…

Nemmeno il monte saronnese sembra particolarmente ispirato… Gianni Torchio cerca di competere nella gara della palla “più lenta” e lancia curvette lente e “veloci” (sic!) che non arrivano quasi al piatto. Purtroppo le sue finte Knuckle balls non ingannano i motivati battitori malnatesi che, aiutati anche dalla difesa saronnese, infilano un doppio e due singoli per i due punti del vantaggio. A questo punto Gianni Bortolomai decide il cambio, e manda sul monte Daniele Moltrasio.

La palla è più veloce, più nervosa e per tre innings riesce a calmare i bollori dei giovani varesini. Se non stessimo parlando di una partita dove, da una parte c’è una squadra che aspira ad arrivare ai play off che ha uno dei migliori attacchi del girone e dall’altra una squadra che ha cominciato prendendo “cappotti” dagli avversari, una squadra fatta quasi esclusivamente da giovanissimi con molta buona volontà e determinazione, si potrebbe pensare ad una partita vibrante, molto combattuta, giocata da due squadre dello stesso livello…Invece Saronno dopo l’iniziale svantaggio si porta avanti di un punto, ma non riesce a dare la zampata del break definitivo… tutti cercano la battuta lunga (ancora 13 eliminazioni al volo e 12 corridori lasciati  in base). Nella sesta ripresa, ad aggravare la situazione Daniele viene centrato da due singoli e due doppi quasi consecutivi… è il segnale che la benzina è finita; a questo punto il punteggio è pericolosamente in perfetta parità; serve una scossa…. E la scossa arriva.

Sul monte saronnese viene chiamato Diego “El Duque” Monticelli, o meglio, come Hubbell lanciatore dei Giants, veniva definito dai propri tifosi,  “The Meal Ticket”, il buono pasto, ovvero qualcosa su cui contare sempre, la coperta di Linus, qualcuno che vedi salire calmo, solido anche nei momenti più critici, e che infonde subito tranquillità:  “se c’è una possibilità, lui la troverà”.

Come diceva Kipling : “ … Se riesci a tenere la testa a posto quando tutti intorno a te l’hanno persa tua è la Terra e tutto ciò che contiene…” E, cosa più importante, “… sarai un Uomo, figlio mio!”

“L’uomo” mette subito in chiaro che la festa è finita. Ci mette cinque lanci, poi un proiettile alto mette SO il primo battitore che gli si para davanti… per gli altri due “bastano” tre lanci ciascuno. Questa è la svolta che Saronno cercava.

A questo punto anche Marco Maggio deve cedere il monte al più giovane ed acerbo Simone Di Gioia che nelle due restanti riprese deve concedere 4 valide  e 2 BB che portano i saronnesi al vantaggio definitivo.

Nell’ultimo inning ancora due SO di “El Duque”, prima dell’incredibile finale.

Nel poco in battuta da segnalare l’ottima prova di Giacomo Vandi 3 su 5, tra cui l’ultima che spingeva a casa il punto del vantaggio finale e un SF; Jacopo Zoni 3 su 3, Luca Girola 2 su5; Diego e Ivan Monticelli 1 valida a testa.

In difesa splendida prova di Alessandro Moltrasio tornato a difendere il sacco di seconda, con due prese da Major. Un colto rubando per Jacopo Zoni che rientrava dopo l’infortunio… Bentornato Capitano!!

In settimana una carissima amica mi ha fatto rilevare che non avrei dato abbastanza spazio alla splendida partita disputata da Diego:  lo “shut out” contro i C.A.B.S.. In parte può sembrare vero e me ne scuso, ma la bravura di Diego è talmente continua che quello che fa a volte sembra “normale” (non voglio dire routine). Conoscendolo, ti aspetti “quello”  da lui… sarebbe anormale se non lo facesse.

Quello che ha fatto oggi, come lo ha fatto, è stato portentoso. Salire sul monte mentre la barca scricchiolava e ondeggiava paurosamente e sbattere  la porta in faccia ai battitori, per me è stato epico…

Il Blog è nato soprattutto per descrivere le sensazioni mie personali, di un “anziano” che da 40 anni (l’anno prossimo)  vive emozioni, speranze e delusioni sui campi, a volte vivendole come fossero immagini oniriche.

Come ci ricorda Guccini:

“I vecchi subiscon l’ingiuria degli anni,

non sanno distinguere il vero dai sogni;

I vecchi non sanno nei loro pensieri

distinguer nei sogni il falso dal vero”

 Non tutto quello che vede un “vecchio” può essere visto dagli altri…

A volte, ovviamente, posso avere impressioni diverse, ma sono sempre contento se qualche lettore mi pungola, vuol dire comunque che quello che scrivo può interessare qualcuno.

Gandalf il Grigio

 
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Pubblicato da su 26 giugno 2011 in Serie C

 

Saronno B.C. vs. Bergamo Walls – 22/06/2011 – Anticipo quattordicesima campionato (R)

Score by innings                                            R       H       E               

Bergamo Walls         0 2 0 2 1 0 3 1                  9       4        4

Saronno B.C.            4 4 0 2 0 1 1 7                 19      26      2

LOB  Saronno 14 – Bergamo 2;  3B Saronno: Marquez (1) – 2B Saronno: Abreu (2), Girola (1),

Bergamo Walls                   ip         h          r        ER      bb       so          

Ferrari M.                              4,0     14        10          9          1        1

Sala R.            .                     4,0     12          9          4          2        4

 

Saronno B.C.           ip         h          r        ER         bb     so                                 

Razza A.                    4,0       2          4          3          5        4

Moltrasio D.               3,0       2          4          1          4         4

Monticelli D.               1,0       1          1          1

Win: Monticelli D. (Saronno)  –  Lost: Ferrari M.. (Bergamo)

Saronno BC  –  Bergamo Walls   =  9  –  19 (al 8° per manifesta)

Purtroppo la cronaca di oggi la dovrò fare attraverso gli occhi dei numerosi nostri inviati (tutti a Bollate!!!!!) perché io ero impegnato con la squadra degli Allievi in un recupero (ormai diventato farsa – 4 volte a Legnano causa pioggia).

Si gioca a Bollate l’anticipo della quattordicesima e ultima giornata di campionato che, i buontemponi della Federazione avevano fissato per il 7 Agosto!!!!! – dopo il baseball per ciechi (bellissimo) adesso il Baseball giocato dai fantasmi…(improbabile)….

Fare la cronaca di una partita dove una squadra realizza 26 valide e l’altra 5 e che termina all’ottava ripresa per manifesta, mi lascia qualche perplessità… Come facilmente si capisce, non dovrebbe esserci stata partita, tanto il divario era macroscopico, ma se andiamo ad analizzare bene l’incontro e il susseguirsi del punteggio sul tabellino,  scopriamo che al termine del settimo inning la situazione vedeva gli amaretti condurre (nonostante in quel momento le valide erano 20 a 4) “solamente” per 12 a 8… quindi potremmo dire che “qualcosa” come al solito è stato perso per strada cammin facendo…

Ma andiamo con ordine. Sul monte Alessio Razza tiene bene per quattro riprese; (solo 3 punti a suo carico), e soltanto  una valida, 4 SO, ma 5 Basi per Balls, che sommate ad alcuni lanci pazzi, denotano ancora problemi di controllo per il fortissimo e muscoloso Pitcher saronnese. Dietro casa Alessandro Moltrasio doveva fare gli straordinari, stante l’assenza di Jacopo Zoni, ma se la cavava alla grande con due colti rubando sui primi due battitori bergamaschi.

In attacco Saronno partiva alla grande e cominciava a bombardare il fragile monte del trentenne Matteo Ferrari. Quattro punti al primo con 4 valide, quattro al secondo con 6 valide, poi come spesso succede quando tutto sembra sistemato e devi solo tirare i remi in barca, cala la tensione e si vivacchia aspettando solo i punti per la manifesta. Ma il Bergamo è squadra coriacea e se non avesse grossi problemi sul monte (il vuoto dopo il granitico Sala) avrebbe una classifica decisamente migliore.

Come domenica scorsa i bergamaschi lentamente risalgono la china e riinstallato Sala sul monte, cominciano a recuperare punti fino al fatidico 12 a 8 al termine del settimo.

A questo punto le batterie di Roberto Sala sono ormai scaricate completamente e i saronnesi cominciano la sequenza di valide conclusiva (6) e chiudono definitivamente l’incontro.

Discreta la prova di Daniele Moltrasio anche se continua un problemino che lo limita da un po’ di tempo: l’incapacità di chiudere il conto sui battitori avversari, specie sul conto di due strike a zero…

Problemino che ha costretto Bortolomai ad inserire come closer (vincente) Diego Monticelli,  che avrebbe avuto diritto, nella rotazione, ad un giusto riposo dopo la “stratosferica” prestazione contro i CABS e in vista dell’impegno di domenica contro il Malnate (Prima giornata di ritorno).

Difesa senza grossi patemi, anche se il paio di errori commessi anche oggi (entrambi da extra base), sono da attribuire più a superficialità.

Dietro casa base si sta mettendo in bella mostra Alessandro Moltrasio – 2 partite intere nel giro di quattro giorni per il “pischerlino” non sono male; l’unico vero difetto (non tecnico) è, e rimane, l’utilizzo improprio della parola come mezzo di comunicazione… anche quando non richiesto dalla situazione!!!

In battuta in evidenza Marquez con 1 triplo, E. Abreu  3 su 4 (2 doppi) – acquisto importante il suo, specie per la continuità, L.Girola  3 su 6 (1 doppio), M. Radice 4 su 6, De Toffol 3 su 6, M. Gargamelli 3 su 5, D. Monticelli 3 su 6, Daniele Moltrasio 2 su 2, G.Vandi 2 su 5, I. Monticelli 2 su 6.

Domenica giro di boa, si parte per Malnate senza alcun tipo di distrazione; Malnate ha dimostrato di essere una squadra strana che gioca in modo diverso ogni domenica, a seconda, probabilmente, degli uomini che ha a disposizione quel giorno… quindi, occhi aperti ragazzi.

P.S. forse qualcuno lo ha già notato, ma in caso di Play off (“in caso” è per lasciare un minimo margine  al dubbio) ce la dovremo vedere contro la vincente dell’Emilia Romagna… quindi da adesso coltello tra i denti… “non si fanno prigionieri”…

Gandalf il Grigio

 
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Pubblicato da su 23 giugno 2011 in Serie C

 

Quando la lingua ha la sua importanza

Tra i mille problemi che affliggevano i terribili New York Mets nell’inaugurale stagione del 1962, ce n’era uno anche di carattere linguistico. L’esterno centro Richie Ashburn, correndo in avanti per prendere le volate corte, si vedeva spesso venire incontro a piena velocità l’interbase Elio Chacon. Lo shortstop venezuelano non conosceva una parola d’inglese, persino gli  I got it pronunciati a squarciagola dal compagno non avevano un significato per lui, che quindi non si levava dalla traiettoria. Ashburn, compreso che un fragoroso scontro sarebbe stato prima o poi inevitabile, cercò un modo per salvaguardare la propria incolumità. Il suggerimento giunse da Joe Christopher, altro esterno dei Mets, che conosceva lo spagnolo; da quel momento Ashburn avrebbe gridato Yo lo tengo, Chacon avrebbe capito che il compagno era sulla palla e gli avrebbe lasciato campo libero.

Il primo giorno dell’esperimento Frank Robinson dei Cincinnati Reds colpì, con le basi piene, una corta volata tra il centro e sinistra, Ashburn, correndo a piena velocità, gridò il fatidico “Yo lo tengo!“; Chacon si spostò e l’esterno centro fu travolto da Frank Thomas proveniente da sinistra, completamente digiuno di lingua spagnola e, soprattutto, soprannominato “The Big Donkey” per il suo fisico decisamente sopra alla media per l’epoca, 1 metro e 90 centimetri per 93 kilogrammi.

(da Proff.Pepper’s)

P.S.: a volte succede anche quando parlano la stessa lingua…

 
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Pubblicato da su 23 giugno 2011 in "Piccole Storie" di Baseball