“Capricciose illusioni nel reale incubo collettivo… quanto avrà mal digerito l’orco che ci sta sognando ???”
“è meglio il dolore di una sconfitta che il rimorso per non averci provato”
Mi è capitato, guardando le partite della Major League, quando al termine la squadra vincente invade, della sua gioia, il campo da gioco, chiedermi cosa potesse passare nella mente di chi usciva sconfitto, con le telecamere che, “impietosamente” mostravano i loro volti impietriti, assenti, vuoti di emozioni. Di colpo non appartenevano più a quel palcoscenico in quel momento riservato solo al trionfo; li potevi osservare uscire alla chetichella nel buio del dougout, quasi di nascosto, verso gli spogliatoi per non disturbare la festa ai vincitori.
Mi chiedevo cosa potessero aver provato i giocatori, manager e tutto lo staff dei Texas Rangers quando lo scorso anno giunsero ad un solo ultimo lancio dal vincere meritatamente le World Series e finalmente fregiarsi del magico anello, prima di essere “pugnalati” alla schiena dal walk-off home run di David Freese all’11° inning. Tanto colpiti da perdere (ancora sotto shock) anche l’ultimo incontro e vedersi sfilare “sorprendentemente” l’anello dai St. Louis Cardinals.
Mi sono chiesto che sapore poteva avere una sconfitta così bruciante, che colore lasciasse “dentro”…
Mi chiedevo anche, dove fosse finita la loro allegria, la gioia che mostravano pochi attimi prima nella convinzione dell’imminente trionfo, dove fosse evaporata tutta l’adrenalina che correva veloce nelle loro vene.
Domenica 22 Luglio 2012. Campo G. Pistocchini. C.A.B.S. e Saronno sono di fronte per il recupero della quarta giornata di campionato rinviata per pioggia. E’ l’ultimo incontro della Regular Season. In palio, per gli amaretti, il biglietto che permette di accedere ai play off per l’ammissione alla serie B. Per i C.A.B.S., apparentemente, nessuno stimolo particolare se non quello “estremamente sentito” di battere un avversario storico.
Sono le 18.35 e la partita è giunta al suo epilogo. Nona ripresa con Saronno in vantaggio per 8 a 6, due eliminati e due uomini sulle basi; prima un tremendo doppio di Giovanni Natale spinge a casa i due punti che impattano la partita e poi un (tantino “fortunoso”?) singolo di Aquilani, sul lato destro del campo spinge a casa il punto della vittoria per Seveso.
Di colpo tutte le domande che mi ero posto in precedenza trovano esaurienti risposte…
Incredulità, delusione… una specie di “stilettata” che ti attraversa anche l’anima… subito non accetti quello che hai visto; ti sembra “troppo” ingiusto, in una scala di valori dell’ingiustizia; vorresti riportare indietro l’orologio di qualche minuto e “risistemare” la scena correggendo quello che ti sembrava fosse “stonato”, fuori posto; speri, in cuor tuo, che l’arbitro abbia visto qualcosa di sbagliato e facesse ripetere l’azione… ti giri cercando conforto negli sguardi dei compagni, ma trovi solo occhi persi nella tua stessa nebbia guardare verso il nulla… Quando ti volti e vedi gli occhi di “El Duque” l’indistruttibile, riempirsi di lacrime, dentro “senti” il buio e l’amaro dell’irreversibile, allora capisci che la favola è veramente finita… la storia è stata scritta… e l’inchiostro usato è indelebile.
Come sempre, ci sarà il tempo delle analisi, dei processi, “se”, ”ma”, ”si poteva”, ”si sarebbe dovuto”…
Io però vorrei cercare di scrivere (e vi giuro, scusandomi per il ritardo, che non è stata un’impresa facile), di quello che è successo in campo, la partita giocata, compreso l’amaro finale che mai potra, comunque, offuscare una stagione come questa.
Saronno comincia nel modo migliore possibile. Sul monte Alessio Razza snocciolerà la miglior prestazione della stagione. Tre innings senza subire valide; i brianzoli riusciranno a raggiungere la prima base solo grazie ad una BB e un colpito, che poi si trasformerà nel primo punto per Seveso.
In attacco gli amaretti toccano abbastanza regolarmente riuscendo a raggranellare un discreto vantaggio : 5 punti in quattro riprese. Nel quarto attacco Seveso comincia a decifrare i missili al fulmicotone di Alessio che, dopo aver messo in base Rosario e Perboni, autori di due valide consecutive, lascia la collina e cede la pedana al giovane Daniele Moltrasio. Con uomini in prima e seconda si presenta nel box di battuta il peggior cliente che potesste incontrare per il suo debutto. Davide Tagliabue colpisce subito duramente al centro del campo esterno spedendo a punto i due compagni in base. 5 a 3 e la tensione nella panchina saronnese comincia a serpeggiare. Fortunatamente il trio Cavaliere, Fontana,Girola riesce a confezionare il più classico dei doppi giochi che chiude la ripresa senza ulteriori danni.
Sesta ripresa, nuova sostituzione sul monte saronnese. Diego Monticelli, l’uomo delle undici vittorie, il pitcher che ha trascinato la squadra fino a questo appuntamento storico ha il compito di chiudere definitivamente la porta all’attacco brianzolo. Diego ha speso un’enormità di energie fino ad oggi e forse comincia ad accusare la fatica di una lunghissima stagione. Com’è nelle sue caratteristiche tarda a carburare in partenza; prima concede base, poi viene colpito da due valide consecutive di Perboni e Bordin che regalano ai brianzoli l’insperato pareggio. A questo punto la tensione si trasforma in qualcosa che somiglia più al panico…
Come troppo spesso accade, ci si mette anche un attacco che pur producendo più valide degli avversari, non riesce a finalizzare al meglio.
Nell’ottavo inning la svolta che accende, negli amaretti, l’illusione di rivoltare, una volta per tutte, a nostro favore, le sorti della partita.
Gian Luca Bragato, subentrato a Aquilani sul monte di Seveso, concede prima una base a Fontana, poi subisce la valida di Luca Girola – che spedisce a casa Fontana. Diego Monticelli giunge salvo in prima per scelta difesa, infine Jacopo Zoni si esibisce in un perfetto squeeze spingendo a punto Girola. A chiudere Marco Gargamelli batte il valido che permette a Monticelli di segnare il terzo punto dell’inning. Tre punti che sembrano un margine più che sufficiente per chiudere la pratica C.A.B.S.. Nell’ultimo attacco infatti gli amaretti si siedono sugli allori e si fanno velocemente eliminare dalla difesa brianzola.
Il finale è da thriller. Daniele Bordin colpisce subito con un lungo doppio al centro. Dalla panchina parte l’ordine per la base intenzionale a Davide Tagliabue. Con prima e seconda occupata Monticelli “kappa” Bragato, ma sulla successiva valida di Piasini, Bordin segna il sesto punto per Seveso. Piasini è il secondo eliminato sulla battuta di Iacono che porta Tagliabue in terza. Giovanni Natale batte un pesante doppio al centro che spinge Tagliabue e Iacono a casa per i punti che portano al pareggio. Ma i due eliminati lasciano aperta ancora la speranza degli extra inning. Purtroppo quando Marco Aquilani batte una lunga volata sul foul destro tutti gli occhi seguono la traiettoria sperando che la palla possa finire al di fuori della riga, ma purtroppo la battuta è valida e Giovanni Natale corre tranquillamente verso casa per il punto del definitivo sorpasso.
Particolare beffardo: a parte Bordin nessuno dei protagonisti finali aveva prodotto qualcosa di rilevante fino a quel momento.
Buona prestazione in attacco per Jacopo Zoni con un doppio e lo squeeze, Stefano Lusian – 3 valide su 4 turni; Marco Gargamelli 2 valide su 4 turni e Ivan Monticelli con un doppio. Buona la prova complessiva della difesa che ha commesso un solo errore, ma ha all’attivo un doppio gioco difensivo.
Ottima come detto la prova sul monte di Alessio Razza autore di 4 strikeout e di Daniele Moltrasio. Diego Monticelli, probabilmente ha pagato il logorio di un (per lui) lungo campionato che lo ha visto protagonista assoluto, ma che gli ha richiesto un enorme dispendio di energie fisiche e psicologiche. “El Duque” è e resterà sempre l’incontrastato padrone del monte saronnese, capace di incamerare ben 11 vittorie stagionali.
So che per tutti ci vorrà un po’ di tempo per metabolizzare quanto successo, ma questo risultato non potrà scalfire il ricordo di una stagione da incorniciare.
Grazie ragazzi per le emozioni che mi avete regalato, nel bene e nel male, è stato un onore essermi sentito parte di questa avventura.
Buone vacanze.
Gandalf il Grigio
“Se uno sogna da solo, è solo un sogno. Se molti sognano insieme, è l’inizio di una nuova realtà”
Friedensreich Hundertwasser