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Archivio mensile:giugno 2013

A.S.D. SARONNO B.C. vs. MILANO BASEBALL 1946 A.S.D. – Sesta di Intergirone

 CONTINUA LA RINCORSA DEGLI AMARETTI…

SCORE -A.S.D. SARONNO B.C. vs. MILANO BASEBALL 1946 A.S.D. - Sesta di Intergirone LINE-UP - A.S.D. SARONNO B.C. vs. MILANO BASEBALL 1946 A.S.D. - Sesta di Intergirone

A.S.D. SARONNO B.C.   –  MILANO BASEBALL 1946 A.S.D. –  9 – 2

Se Bovisio strapazza i Blue Sox di Alessandria (12 a 0 al settimo per manifesta), gli amaretti tengono il passo regolando abbastanza agevolmente il Milano 1946 in una partita bella, veloce e dall’andamento particolare.

Infatti, dopo la prima ripresa, si sarebbe potuto pensare ad un Saronno facile vincitore a suon di valide pesanti e probabile sospensione al settimo per manifesta.

Così non è stato.

Saronno ha vinto la partita soprattutto avendo a disposizione un  attacco esplosivo e un monte decisamente superiore, ma i milanesi sono sembrati una squadra giovane, ma compatta e con una ottima difesa.

La squadra di casa schiera un diamante classico con Girola, Marquez, Cavaliere e Radice a presidiare gli interni, mentre a copertura del campo esterno Vandi, Monticelli e Petrillo. Assente “forzato” Marco Gobbo, a seguito della  squalifica dopo la rissa di domenica scorsa contro Lodi.

Sul monte, ad aprire le danze Daniele “il cigno” Moltrasio, mentre a casa, a dirigerlo,  il capitano Jacopo Zoni.

Michele RadiceIl line up presenta anche, nel ruolo di DH, Giacomo Pregnolato, alla sua ultima partita  prima di  partire per un periodo di tirocinio in Piemonte.

Sulla collina milanese il giovanissimo Davide Marazza (classe 1996).

Il ragazzino, i cui lanci vengono subito inquadrati dalle mazze saronnesi, rischia il tracollo già nella prima ripresa. Triplo di Vandi, doppio di Radice e triplo di Marquez  e Saronno conduce già per due a zero.

Ancora un triplo di Pregnolato nella seconda ripresa e Zoni viene colto a casa base nel velleitario tentativo di segnare punto. A questo punto Milano si riorganizza e comincia a contenere la spinta offensiva saronnese. Purtroppo per loro l’attacco sembra non poter punzecchiare più di tanto Moltrasio che, con calma, continua a gestire tranquillamente la situazione. Quando viene rilevato da Diego Monticelli, all’inizio del sesto inning, il suo tabellino personale parla di 6 Strikeout, 4 basi e una sola valida concesse.

Saronnesi che, anche se continuano a bersagliare il monte milanese, non riescono però a dilagare come vorrebbero. Due punti al terzo, due al quarto. A questo punto, con il punteggio che comincia a dilatarsi (6 a 0), dalla panchina milanese parte l’ordine di sostituzione del pitcher. Al posto di Marazza viene spedito Nicolò Emanuel, anch’egli giovanissimo  (classe 1997). Palla decisamente più interessante e veloce rispetto a quella di Marazza, e qualche difficoltà in più per le mazze degli amaretti.  Nel quinto attacco milanese, la partita sembra riaprirsi improvvisamente; con basi piene  e due eliminati, un brutto errore di tiro di Cavaliere spedisce a punto Sanguedolce e Vialetto che accorciano così le distanze tra le due squadre e riaccendendo gli entusiasmi dei milanesi.

Nel senso attacco però, i padroni di casa  ripristinano  subito le distanze. Prima un lungo doppio di Ballar, subentrato a Pregnolato, poi la base a Petrillo, il bunt di sacrificio di Girola e la volata di sacrificio di Vandi, mandano a  punto  Ballar ed infine il singolo di Radice spinge a punto anche Cavaliere;  il punteggio, a questo punto,  si fissa sul 8 a 2.

Giacomo %22Jack%22 PregnolatoNell’ottavo inning fiammata di Arcobelli che con un triplo cerca  di spingere i suoi ad una reazione, ma Diego Monticelli non concede più niente e al termine i suoi numeri parlano di sei strikeout, zero basi e tre valide concesse.

C’è tempo ancora per l’ultimo punto di giornata. Lo sigla Alessandro Moltrasio grazie anche alla collaborazione dell’esterno centro Arcobelli – unico neo di una partita perfetta della difesa milanese – che si lascia sopravanzare da una facile volata e dal successivo lancio pazzo del pitcher.

Nella giornata esplosiva dell’attacco saronnese spiccano le prove di Michele Radice, due singoli e un doppio, di Giacomo Vandi, un singolo e un triplo, di Giacomo  Pregnolato e Ansonin Marquez, un triplo a testa, di Alberto Cavaliere e Oscar Ballar con un doppio ciascuno. Finalmente rotto l’incantesimo per Jacopo Zoni tornato a colpire valido dopo un periodo di digiuno.

Milanesi decisamente superiori in difesa con gran belle giocate e un doppio gioco all’attivo, mentre quella saronnese è apparsa ancora, in alcuni momenti incerta.

Terminato l’intergirone, domenica si riprende con la prima giornata di ritorno.

Gli amaretti saranno di scena al G. Pistocchini di Seveso con inizio alle ore 15,30

       “Non sarai mai povero, fino a quando da una tasca vuota riuscirai sempre a tirar fuori il meglio di te…”

Gandalf il Grigio

 

 
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Pubblicato da su 30 giugno 2013 in Serie C

 

A.S.D. Saronno Baseball Club vs. A.S.D. B.C. Old Rags Lodi – Quinta di Intergirone

RIVINCITA… CON INTERESSI PER GLI AMARETTI!

Score A.S.D. Saronno Baseball Club vs. A.S.D. B.C. Old Rags Lodi – Quinta di Intergirone Line-Up A.S.D. Saronno Baseball Club vs. A.S.D. B.C. Old Rags Lodi – Quinta di Intergirone

A.S.D. SARONNO B.C.  –  A.S.D. B.C. OLD RAGS LODI  =   8  – 1

“Guarda fuori dalla finestra e sorridi alla vita… il sole splende ancora per noi!!!”

Galvanizzati, e non poco,  dalla notizia della sorprendente sconfitta di Bovisio in quel di Assago domenica scorsa, e ancor più dal rigetto, per vizio di forma, del protesto tecnico presentato dai brianzoli in Federazione, gli amaretti confezionano una partita quasi perfetta contro gli Old Rags di Lodi.

Chiariamo subito… non è stata assolutamente una passeggiata come potrebbe ingannevolmente far pensare il punteggio finale, anzi…

Saronno e Lodi si presentano sul diamante di via Ungaretti con una situazione abbastanza simile di classifica e con lo stesso bisogno di non perdere il treno verso la vetta. Seconde entrambe nei rispettivi gironi, anche se la posizione dei Saronnesi è leggermente migliore, perché il distacco da Bovisio si è ridotto ad una sola lunghezza e uno scontro diretto ancora da  spendere per riagguantare il vertice, mentre le partite di differenza dalla vetta, dei lodigiani, sono due. Ovvio che la tensione fosse alle stelle sin dall’inizio e che scintille sono scoccate tra i contendenti per tutto l’arco dell’incontro pronte a trasformarsi in vere e proprie “fiamme”.

Sui due monti due “signori” pitchers. Su quello lodigiano il longilineo Ohmii Ruiz che cercava di intimorire i battitori saronnesi puntando soprattutto sulla velocità, molto buona, della sua palla, mentre Diego Monticelli, su quello saronnese, lavorava più di cesello, cercando di variare movimenti e velocità della palla. Comunque due prestazioni che meritavano il prezzo del biglietto… (metaforicamente parlando)…

Lusian schiera la migliore formazione disponibile con Jacopo Zoni dietro casa, Girola, Gobbo, Cavaliere e Radice a presiedere la zona degli interni e Vandi, Abreu e Ballar a vegliare nelle praterie esterne.

Prime due riprese dominate dalle difese, arrivi stretti e prime scintille, più che altro sguardi e mezze parole tra i denti…

Vista la difficoltà e la tensione che serpeggia nella difesa lodigiana appena un corridore saronnese si presenta sulle basi, Stefano Lusian, da buon stratega, opta per lo “small game”. Dopo le valide di Giacomo Vandi e Alberto Cavaliere e la base a Jacopo Zoni, Luca Girola piazza un perfetto squeeze verso la prima che permette a Vandi di rompere l’equilibrio. Subito dopo anche Marco Gobbo mette a terra  uno squeeze verso la prima per il secondo punto a firma Zoni. A questo punto le scintille si trasformano in fiammata. Mentre Gobbo tenta di arrivare in prima, Chinosi, seconda base lodigiani effettua un tag al limite del codice penale… caricandolo molto duramente, decisamente oltre il necessario.

A questo punto Gobbo, colpito duramente sulla gamba, reagisce verbalmente contro Chinosi il quale si scaglia con violenza contro il saronnese. Di colpo le due squadre sono sul campo nella più classica delle risse, fortunatamente senza provocare danni di rilievo a nessuno. Dopo qualche minuto, riportata la calma in campo sia Chinosi che Gobbo (portato fuori a braccia) dovranno lasciare il campo, espulsi dall’arbitro Vimercati. Gobbo viene sostituito da Federico Sangregorio in seconda.

Alla ripresa del gioco le difese riprendono il controllo della situazione e l’esiguo vantaggio saronnese resta lo spartiacque tra le due formazioni. Al sesto l’unico errore di Alberto Cavaliere sembra macchiare una prestazione che si sta rivelando perfetta in tutti i sensi. Ma oggi è la sua giornata e l’interbase saronnese si riscatta alla grande; in collaborazione con Jacopo Zoni, inchioda sul sacchetto di seconda prima Bonvini e subito dopo Smerlin Ruiz.

Saronno a questo punto spinge sull’acceleratore. Prima uno dei rari errori dei lodigiani permette a Radice di giungere salvo in seconda, poi la valida di Abreu e il successivo errore del ricevitore De Rosa, permettono ai due corridori di segnare i punti che portano un certo margine di sicurezza.

Fino a questo momento Diego “El Duque” ha fatto magistralmente il suo lavoro, zero punti, due valide e tre strikeout al termine della sesta ripresa. A questo punto però, siamo all’inizio del settimo, Diego ha una leggera flessione e il controllo comincia ad essere più complicato. Prima colpisce Tarchi, poi concede base a Contardi. Stefano Lusian, tempestivamente, corre ai ripari; sale sul monte e, tra gli applausi che salutano la prova magistrale di Diego, consegna la pallina nelle mani di Daniele Moltrasio, ridisegnando alle sue spalle la disposizione della squadra.   Moltrasio entra a sostituire nel lineup Sangregorio, mentre Monticelli si piazza al centro degli esterni e Abreu si colloca a difesa della seconda.

“Il cigno” non potrebbe iniziare il suo lavoro in un momento più delicato. Due uomini sulle basi e zero eliminati.

La sua figura di ragazzino “fragile”, che non si prende mai abbastanza sul serio,  si staglia sulla collinetta e ti da quasi l’impressione che potrebbe essere travolto, dai potenti  e duri battitori in casacca gialla…

Prima un bunt porta i due corridori in posizione punto poi due battute in diamante permettono agli uomini di Razzini di segnare l’unico punto della partita.

Da questo momento Daniele sale in cattedra e senza nessun timore reverenziale comincia il suo show. La palla dritta che sembra fluttuare allegramente nell’aria sbeffeggiando il battitore o la sua curva che compie archi particolari che lasciano a volte l’avversario a guardare “quasi” ammirato. Al termine dei tre innings lanciati solo una valida e tre strikeout al suo attivo.

A questo punto Lodi capisce che difficilmente potrà riprendersi la partita…

Sul monte Ohmii Ruiz viene sostituito da Smerlin Ruiz, nel tentativo di bloccare il risultato, sperando in un sussulto dell’attacco.

Cavaliere colpisce la sua terza valida di giornata, Luca Girola in base su scelta della difesa e Daniele Moltrasio colpito. Ancora una volta il terrore corre tra i difensori lodigiani che… sanno cosa sta per succedere, ma non possono impedirlo.

Ancora una volta Lusian si affida al velenosissimo “squeeze” per mandare in fibrillazione la difesa avversaria.  Michele Radice  spinge la palla verso la prima che, se la traiettoria fosse stata un pizzico più lunga e senza il timore per la gamba appena “sistemata”,  gli avrebbe consentito forse di arrivare anche salvo. Anche in questo caso “tag” del difensore decisamente “ruvido” e sguardi abbastanza infuocati…

Nonostante lasciamo le basi cariche, questo colpo è mortale per le speranze lodigiane.

Smerlin non ha la palla veloce del fratello e nell’ottavo attacco saronnese prima Vandi batte un singolo sul terza, poi Cavaliere riceve base ed infine Luca Girola colpisce un lungo doppio che sparecchia la tavola e fissa il definitivo punteggio sull’otto a uno.

E’ stata una partita bella, combattuta, dura come deve essere una partita (a volte fin troppo), hanno vinto i migliori, in senso assoluto.

Saronno ha battuto di più (otto valide contro tre), ha dominato sul monte con una coppia d’eccezione, ha giocato meglio in difesa commettendo solo due errori.

Saronno ha saputo, soprattutto, mantenere la calma anche  nei momenti più complicati.

Alberto CavaliereSu tutti la palma del migliore in campo, escludendo ovviamente i due super pitchers, spetta al ritrovato Alberto Cavaliere con una prestazione maiuscola – 3 su 3 – nel box di battuta e una eccellente (salvo una piccola sbavatura subito sistemata) prova difensiva. Luce verde per Giacomo Vandi con 2 su 2, Luca Girola con un chilometrico doppio,  Abreu e Diego Monticelli con un singolo a testa. Perfetti gli squeeze di Girola, Gobbo e Radice, azioni che hanno rappresentato la chiave di volta dell’incontro.

Jacopo Zoni e Oscar Ballar ancora prigionieri dei loro “fantasmi”… hey ragazzi!!! Adesso viene il bello e c’è bisogno di voi… quello che eravate  capaci di fare prima è esattamente quello che sapete fare anche adesso… basta fare pulizia nel cervello!!!

Domenica il diamante di Via Ungaretti ospiterà l’ultima giornata di Intergirone con la sfida che vedrà di fronte i ragazzi di Lusian e il Milano 1946.

Partita che può rivelarsi insidiosa e avversario da non sottovalutare; incontro da affrontare con tutte le precauzioni del caso, per mantenere il passo con i diretti avversari per l’accesso ai play off.

Bovisio, in contemporanea, dovrà vedersela, sul proprio terreno, con i piemontesi dei Blue Sox Brothers… e nemmeno loro potranno scherzare tanto.

Per tutti inizio alle ore 15,30

“Persegui con coraggio nei tuoi sogni perché loro hanno bisogno di vedere che sei coraggioso!!!”

Gandalf il Grigio

 
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Pubblicato da su 23 giugno 2013 in Serie C

 

Sannazzaro B.C. A.S.D. vs. A.S.D. Saronno Baseball Club – Quarta di Intergirone

Boccata d’ossigeno per gli amaretti…Line-Up Sannazzaro B.C. vs. A.S.D. Saronno Baseball Club – Regular Season

Score Sannazzaro B.C. vs. A.S.D. Saronno Baseball Club – Regular Season

“Il guerriero della luce crede. Poiché crede nei miracoli, i miracoli cominciano ad accadere”

Paulo Coelho

SANNAZZARO B.C. A.S.D.  –  A.S.D. SARONNO B.C. = 1 – 24

Dopo una serie infernale di tre sconfitte consecutive, tra campionato e Coppa Italia, giunge, finalmente, una boccata d’ossigeno per la truppa di Stefano Lusian. Domenica più che positiva per gli amaretti,  e non tanto per quello che hanno saputo fare loro sul campo, oggi “africano” data la temperatura, del dopolavoro Agip a Sannazzaro de’ Burgondi, ma soprattutto per l’inattesa quanto sorprendente sconfitta dei diretti avversari nella corsa verso i play off, quel Bovisio che, fino a qualche domenica fa, sembrava una corazzata inaffondabile e che invece sul campo di Assago veniva strapazzato dai milanesi del Rajo Baseball.  E’ vero, il risultato è ancora “sub judice”, dato che Bovisio ha presentato protesto tecnico avverso ad una decisione dell’arbitro Crescenzi ma, senza voler entrare nel merito della questione, il risultato è di quelli che fanno strabuzzare gli occhi… e,  ovviamente enorme piacere sulla sponda saronnese.

La partita di Sannazzaro non poteva e non doveva certo rappresentare uno scoglio insormontabile per gli amaretti, ed era anche l’occasione per le cosiddette “seconde linee” di mettersi in mostra e reclamare più spazio nel roster titolare.

Purtroppo non tutti hanno saputo cogliere l’occasione, punendo così, più che altro sé stessi.

Sul monte saronnese Lusian gioca ancora la carta Alessio Razza, mentre a casa base debuttava in stagione Alessandro Moltrasio. A completare la copertura degli interni trovavano posto i soliti Luca Girola, Marco Gobbo Ansonin Marquez e Michele Radice, rientrato dopo un leggero infortunio.

Le maggiori novità erano agli esterni dove, alle ali di Diego Monticelli centrale trovavano posto Davide Petrillo a sinistra e Riccardo Perini sulla destra.

Antony Di Stefano era il partente scelto da Fabio Perosin manager dei pavesi.

I due pitcher non tengono fede al dettame che vuole il partente caricarsi almeno metà della partita, se non completarla.

Di Stefano deve cedere la pallina a Girotto dopo dieci battitori affrontati e cinque punti incassati fino a quel momento.

Più o meno la stessa sorte capita, sulla sponda saronnese ad Alessio Razza che deve cedere il posto sulla collina a Daniele Moltrasio dopo quattordici battitori affrontati,  un punto segnato su di lui e una sequenza di tre basi per balls consecutive.

Daniele MoltrasioDaniele Moltrasio cominciava un progressivo lavoro di sgretolamento dell’attacco pavese infilando un sequenza di tredici strikeout, concedendo solo una valida e due basi nell’arco delle cinque riprese lanciate, e dando, praticamente, un turno di riposo ai compagni della difesa…

Saronno, nonostante i ventiquattro punti segnati e le 15 valide al suo attivo non è parso uscito completamente dalla minicrisi in cui si è recentemente infilata.

Se è vero che il  leadoff saronnese Ansonin Marquez è parso in grande spolvero con un doppio e tre singoli all’attivo, molti altri giocatori stentano ancora a ritrovare il piglio giusto nel box di battuta. A rendere, infatti, il risultato così rotondo, ci metteva molto del suo anche la difesa pavese, commettendo ben sette errori.

Decisamente positivo il rientro dietro casa di Alessandro Moltrasio (per problemi al ginocchio, sembrava ormai escluso il suo utilizzo in stagione per quel ruolo), tornato a far coppia con il gemello nella batteria.

Tornando al reparto offensivo, Michele Radice torna a farsi sentire con un paio di botti, così come Diego Monticelli, Alessandro Moltrasio, e Riccardo Perini,  (colui che ha saputo cogliere “l’attimo”); una valida a testa per Marco Gobbo (doppio) e Davide Petrillo. Discorso a parte per Luca Girola che ha collezionato tre arrivi su errore e due volate di sacrificio.

Purtroppo continua il periodo buio di Jacopo Zoni che, partito oggi come Dh, non è riuscito ancora a trovare la botta vincente… probabilmente la parte psicologica sta avendo il suo peso. Forse Jacopo deve solo saper aspettare con tranquillità che la luce torni a splendere…

“È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lieve brezze”

Albert Einstein

In attesa delle decisioni che prenderà il Giudice Federale  in merito al ricorso dei brianzoli, domenica prossima andrà in scena la quinta giornata dell’intergirone. Gli amaretti ospiteranno , sul proprio diamante, gli Old Rags di Lodi, freschi artefici della nostra eliminazione dalla Coppa Italia, mentre Bovisio avrà sicuramente vita più facile ospitando, sul Natalino Endrigo, i pavesi di Sannazzaro. Tutte le partite avranno inizio alle ore 15,30.

“Il desiderio non è ciò che vedi ma quello che immagini”.

Gandalf il Grigio

 

 

 

 
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Pubblicato da su 16 giugno 2013 in Serie C

 

A.S.D. B.C. Old Rags Lodi vs. A.S.D. Saronno Baseball Club – Qualificazione Coppa Italia

Saronno esce, con molti rimpianti, dalla Coppa Italia…

Score A.S.D. B.C. Old Rags Lodi vs. A.S.D. Saronno Baseball Club – Coppa ItaliaLine-Up A.S.D. B.C. Old Rags Lodi vs. A.S.D. Saronno Baseball Club – Coppa Italia

“Il più grande sbaglio nella vita è quello di avere sempre paura di sbagliare.”

(Elbert Hubbard)

OLD RAGS LODI – A.S.D. SARONNO B.C. =  5 – 4

Gli amaretti sprecano una grande occasione per accedere agli ottavi della Coppa Italia 2013.

Partita strana dall’andamento a tratti contraddittorio; difficile da decifrare.

Infatti è difficile spiegare come una squadra che presenta quarantasette battitori nel box di battuta venga battuta da una squadra che ne presenta solo trentatre…

Un altro numero ci aiuta a capire questo dilemma: sedici corridori saronnesi sono stati lasciati sulle basi,  contro quattro dei gialloverdi.

Saronno ha avuto diverse occasioni per capovolgere un risultato che fin dalle prime battute la vedeva indietro nel punteggio.

Ancora più difficile da capire in questa strana carambola il fatto che alla fine vince la squadra che si è permessa il lusso di concedere ben nove basi per balls e di colpire tre battitori, mentre Razza e Moltrasio non concedevano nessuna passeggiata gratuita ai battitori lodigiani; questo dato era facilmente spiegabile, però, dai  tredici strikeout che il duo Colon/Ruiz infliggeva allo sterile attacco saronnese.

Un ultimo numero esplicativo è quello degli errori difensivi. Cinque “pesantissimi” della difesa saronnese, che alla fine pesavano come macigni nella segnatura di almeno tre punti. Due soli gli “svarioni” per i gialloverdi, senza alcuna conseguenza nell’economia del risultato.

Amaretti che si presentano a Lodi con un paio di pesanti assenze, Oscar Ballar e Michele Radice che con la loro potenza di fuoco sarebbero certamente serviti alla causa.

“Invitato di pietra” della panchina saronnese, un certo nervosismo che serpeggia sottile nell’aria, improvvisi silenzi e strani rumori di cose che volteggiano nell’aria andando a sbattere contro la parete… Probabilmente la sconfitta di Rho ha lasciato qualche ferita non ancora del tutto rimarginata e ha aperto qualche piccola fessura nelle certezze della squadra.

Stefano Lusian consegna la palla della partenza ad Alessio Razza, al suo terzo avvio  stagionale. La difesa del diamante è affidata a Luca Girola, Alessandro Moltrasio, Marco Gobbo e Ansonin Marquez, mentre il campo esterno è affidato  al trio Giacomo Vandi, Diego Monticelli e Davide Petrillo.

Marquez, leadoff saronnese, viene messo subito in base e le successive battute di Vandi e Monticelli lo spingono a casa per il punto di apertura dell’incontro.

Con due corridori rimasti sulle basi Saronno comincia la semina dei “dimenticati”.

I lodigiani, dal canto loro,  imprimono subito un ritmo sostenuto alla loro azione… e la difesa dei “gessati” comincia subito a scricchiolare. Razza ha una partenza incerta e viene colpito a freddo  dal leadoff, ma determinante è l’errore di tiro di Gobbo che mette in base Mari. Subito dopo, il doppio di  Chinosi e il singolo di Guzman confezionano i primi due punti per i lodigiani. Razza colpisce Colon e sembra che gli amaretti siano subito sull’orlo del tracollo.

A questo punto cominciano le “follie” o se vogliamo, le cose “strane” di questa  “strana” partita. Probabilmente dietro ordine del suggeritore di terza, Guzman si esibisce in un velleitario tentativo “suicida” di rubare casa base.  Il pitcher saronnese lo osserva un attimo prima di “inchiodarlo”, con l’aiuto di Jacopo Zoni, sul piatto di casa. Questo episodio ridà morale agli amaretti che chiudono senza altri danni l’inning, ma accende “scintille” tra i componenti lo staff tecnico dei lodigiani. Probabilmente non tutti sembrano convinti di giocare nelle “Major”.

Nel secondo inning Saronno segna il punto del pareggio e nel terzo quello del vantaggio grazie ad uno splendido “squeeze” di Marco Gobbo che spinge a casa Jacopo Zoni.

La difesa degli amaretti sembra essersi ripresa alla grande e la squadra adesso pare poter gestire la partita con più tranquillità.

Nella quarta ripresa Razza subisce prima una valida di Ruiz, poi colpisce Contardi nel box  e, infine, sbaglia completamente l’assistenza per una facile eliminazione in prima, riempendo così le basi, con un solo eliminato. A questo punto, a rilevare il partente, viene chiamato Daniele Moltrasio. Daniele prima mette strikeout Maglio poi, purtroppo, viene centrato da un singolo interno che consente  a Ruiz e Contardi di segnare i punti del sorpasso. Nella ripresa successiva l’ennesimo errore difensivo saronnese e le due volate successive permettono a Lodi di portare a due i punti del suo vantaggio.

Daniele Moltrasio non concederà più niente all’attacco lodigiano, ma quei due punti sembrano ormai un distacco incolmabile, stante la pochezza dell’attacco saronnese.

Si attende la reazione degli amaretti, ma le mazze saronnesi sono assolutamente silenziose; per vedere la seconda valida bisognerà attendere la sesta ripresa, mentre il monte lodigiano, a quel punto ha già messo il sigillo a dieci strikeouts.

Settimo inning: mentre l’attacco lodigiano sembra aver esaurito la sua spinta, grazie soprattutto alla ottima prova di Daniele Moltrasio, si consuma l’ultima “follia” di questo strano pomeriggio.

Con due eliminati e basi cariche, nel box di battuta si presenta Alessandro Moltrasio. Probabilmente  la forte tensione e il carico di responsabilità che si ritrova sulle spalle , gli giocano un brutto tiro. Sul conto di tre balls, con il pitcher gialloverde in netta difficoltà, su una palla  alta (quindi base per balls e punto automatico), Alessandro tenta di sorprendere la difesa con un bunt suicida….. e proprio di suicidio si tratta, infatti l’incredulo lanciatore avversario sgrana gli occhi per l’inatteso regalo, deve solo raccogliere la palla e assistere  tranquillamente in prima chiudendo così una difficilissima situazione. Ad onor del vero Alessandro è stato pure molto sfortunato perché il bunt, ben eseguito tecnicamente .….andava diretto verso il guanto del lanciatore; la palla fosse rotolata lungo la linea del foul, l’azione, pur sempre suicida, avrebbe potuto avere anche qualche briciolo di possibilità, visto che i corridori erano partiti con largo anticipo e “scricciolo” è un tipo abbastanza veloce.

Vorrei chiarire subito una cosa. Saronno NON ha perso la partita per questa “ingenuità”. Le sconfitte non hanno mai un solo padre.  Questo è solo l’atto finale di una serie di problemi che la squadra non riesce a scrollarsi di dosso. Battitori che sono entrati in una fase di “slump”  prolungato (oggi 5 sole valide), difesa che non riesce a trovare un equilibrio e una stabilità, tanto da commettere errori banali e a volte quasi incredibili.

Alla base di tutto sembra esserci un problema prettamente psicologico, la perdita di sicurezza nei propri mezzi, la incapacità di reagire a eventi negativi durante l’incontro, la paura di sbagliare…

Parlare di migliori oggi è difficile, ma alcune cose buone si sono comunque viste: lo sqeeze play di Gobbo, la ottima prova di Alberto Cavaliere che, partito dalla panchina ha giocato la seconda metà della partita in modo quasi perfetto tornando anche a battere valido; Davide Petrillo che batte valido e gioca bene le sue carte in difesa.  Diego Monticelli dopo un singolo, ha battuto una lunghissima volata che solo una vera prodezza dell’esterno centro ha trasformato in un out invece di un triplo. In attacco poco altro da salvare.

Sul monte, dopo una partenza un po’ fredda, Alessio si è ripreso decisamente bene. Unico problemino la tenuta un po’ corta per un partente.

Daniele Moltrasio, entrato in una situazione veramente terribile, non poteva fare di più sui due punti entrati, poi ha gestito da par suo la partita fino al termine. Nessuna responsabilità da parte sua sul punto che praticamente ha dato la vittoria ai lodigiani.

E’ vero, siamo fuori dalla Coppa Italia, ma il campionato già bussa nuovamente alla porta.

Domenica 16 giugno Saronno sarà ospite del Campo di via Mattei di Sannazzaro dei Burgundi per la quarta giornata di intergirone. Play ball alle ore 15,30. E’ ora di ricominciare  ragazzi… ci sono solo due partite di differenza e il cammino è ancora lungo. Vince chi ci crederà fino all’ultimo “out”

“Non aver paura che le tua gambe cedano facendoti cadere. Ricorda sempre che le tue gambe saranno le stesse che ti faranno rialzare.”

(Tanya Bi)

Gandalf il Grigio

 
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Pubblicato da su 9 giugno 2013 in Serie C