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Archivio mensile:luglio 2011

A.S.D. Saronno Baseball Club vs. C.A.B.S. Seveso A.S.D. – Tredicesima di Campionato (R)

Score by innings                                                   R       H       E      

C.A.B.S. – Seveso       0 0 0  0 2 0  2 1 0                 5        8       3

Saronno B.C.               2 1 0  0 0 0  1 0 0                 4        9       3

LOB  CABS:  14 – Saronno BC: 11 –  HR: Saronno Radice M. (2 p.) CABS: Tagliabue D. (1 p.) – 3B: Saronno: Radice M.  2B  CABS: Bernasconi A.; Tagliabue D.

 

C.A.B.S. – Seveso        ip         h        HR      r        ER         bb     so         

Bragato G.L.                  6,0       7         1        4         4           5        4

Aquilani  M.                   3,0       2                                                     5

Saronno B.C.              ip         h         HR     r        ER        bb       so         hpb     bk

 Monticelli D.                 7,0       8          1       4          4          5          7            1

Moltrasio D.                  2,0                            1          1          5          1                      1

Win: Aquilani M. (C.A.B.S.)  –  Loss: Moltrasio D. (Saronno B.C.)

 Saronno B.C. vs. C.A.B.S. – Seveso   =   4 – 5

 Proverbio della Domenica:

“Se un uomo può batterti, dagli la base.” (Satchel Paige)

Finale con rimpianti per gli amaretti. Dopo la incredibile debacle di domenica scorsa contro il Seveso  (con qualche strascico polemico all’interno della squadra), gli amaretti cercavano il riscatto con una prestazione che, anche se ormai inutile per la classifica, aveva il sapore di una rivincita su una diretta concorrente alla lotta per i play-off, e una riconferma dopo la splendida prestazione della partita di andata vinta per 3 a 0.

Questa volta a dire il vero i saronnesi hanno dato tutto per tentare l’impresa, ma un pizzico di sfortuna e il solito deficit in attacco, proprio quando la partita sembra offrire la possibilità di vittoria su di un piatto d’argento, facevano svanire, in un finale convulso, questa speranza.

Sul monte Diego Monticelli, l’artefice della straordinaria prestazione dell’andata (con lo splendido Shut out), cerca di replicare l’impresa.

E per quattro riprese si dimostra praticamente  intoccabile  6 SO e 1 sola valida (bunt) sono tutto quello che i C.A.B.S. riescono a incamerare. In attacco i saronnesi sembrano partire con il piede giusto e alla valida di Alessandro Moltrasio, leadoff di giornata, rispondeva con un fuoricampo sull’esterno destro il solito inarrestabile Michele Radice. Vantaggio che al secondo inning si allungava sul 3 a 0 grazie alla valida di Paolo De Toffol che spingeva a casa Giacomo Vandi. Sembra la ripetizione fedele della partita di andata, ma mentre l’attacco saronnese, come troppo spesso è successo nella stagione, lentamente si arenava e non produceva molto di più, i C.A.B.S. si svegliavano e Tagliabue, Bernasconi e Aquilani cominciano a incrociare le FastBalls e le curve di Monticelli accorciando nel quinto inning le distanze, portando il punteggio  sul 3 a 2. Nel settimo inning prima  Tagliabue centra una palla, rimasta  leggermente  alta, e la spedisce oltre la recinzione dietro l’esterno centro e successivamente Rosario Jesu (nulla la sua prestazione fino a quel momento) viene colpito e sulle successive valide di Perbani e Battistel, segna il punto del sorpasso. Ci pensa però, ancora una volta, Michele Radice a colpire un terrificante triplo dietro l’esterno centro e grazie al successivo squeez di Marco Gargamelli segnava il punto del pareggio.

A questo punto inizia quella che viene considerata la partita nella partita, quella dei rilievi. Purtroppo Daniele Moltrasio non è brillante come in altre occasioni e dopo uno SO iniziale concede una base per balls (ne concederà 5 in due innings) a Mattia Boccardo che ruba la seconda, si spinge in terza sulla battuta di Bernasconi; poi su un  “raggelante” lancio pazzo, giunge a casa per il punto del 5 a 4. Rimane un solo attacco agli amaretti. Dopo che De Toffol (singolo), Radice (base balls) e Monticelli (singolo) riempiono le basi con un eliminato, c’è ormai la certezza che almeno il punto del pareggio, se non quello della vittoria, possa essere ormai alla portata. Purtroppo due SO di fila chiudono definitivamente il conto.

L’assenza di Luca Girola ha costretto il duo Bortolomai e Cogni ad inserire una giovanissima “vecchia gloria” Massimo Chiodini (anno 1977) che in verità ha fatto interamente il suo dovere. In attacco oltre al “tornado” Radice (un HR e un triplo) da sottolineare la prova di Paolo De Toffol con 3 su 5, Alessandro Moltrasio con 2 su 2, Diego Monticelli e Marco Gargamelli con 1 singolo.

Fatto curioso se non inquietante… i punti e valide sono scaturite solo dai primi 5 del Line Up, mentre la parte bassa ha subito ben 8 SO.

Da segnalare un doppio gioco difensivo a testa.

Questo finale rappresenta  un po’ lo specchio della stagione.

Vittorie gettate al vento per i troppi uomini lasciati sulle basi, per l’incapacità di lavorare soprattutto per la squadra cercando il contato che porti avanti i compagni.

Il terzo posto conquistato alla fine può essere considerato un risultato senza dubbio positivo, ma rimane il rammarico per le  occasioni perdute e una qualificazione ai play-off che, solo due domeniche fa,  era ormai un traguardo decisamente alla portata.

C.A.B.S. (se batteranno il Sannazzaro) e Bovisio si scontreranno per accedere ai Play-off per la serie B.

Ora tutti in ferie per un meritato riposo…

Buone ferie a tutti!

P.S. Gandalf (essendo ormai troppo vecchio per andare in ferie) continuerà, nel suo bugigattolo a scrivere di baseball, regolamento, storie di uomini e quant’altro…

Gandalf il Grigio

 
2 commenti

Pubblicato da su 31 luglio 2011 in Serie C

 

Aspettando l’ultima… ridiamoci sopra!

1988. Mike Schmidt sta attraversando un insolito slump e, al 14° turno consecutivo senza battere valido, passando accanto al prima base avversario John Kruk, dice: “Dammi una pistola. Sono pronto a spararmi un colpo in testa!” – Alla richiesta dell’asso dei Phillies, Kruk risponde prontamente: “Meglio di no. Probabilmente mancheresti il bersaglio”.

Domani dare tutto quello che è rimasto… (e qualcosa di più!!!)

Gandalf il Grigio


 
3 commenti

Pubblicato da su 30 luglio 2011 in "Piccole Storie" di Baseball

 

“This is baseball!”

Dedicato a chi dimentica troppo spesso, che questo è  in fondo un gioco, ma è anche un modo di vivere…

Gandalf il Grigio

QUESTO E’ IL BASEBALL

Di Ernie Harwall (pubblicato nel 1955 su “The Sporting News”) 

Baseball è il Presidente Eisenhover che lancia la prima pallina della stagione ed è pure un ragazzino che palleggia con il padre in una fattoria del Mississipi.

Un vecchio alto e magro che nell’angolo del suo doug-out  prepara il nuovo line-up; questo è il baseball.

Come pure un grande uomo grassottello e con il naso a bulbo che corre uno dei suoi 715 Home-runs.

C’è un tizio nell’Alabama che ricorda un triplo che Honus Wagner batté a Pittsburg 46 anni fa: questo è il baseball come pure lo scout che giura che quel giovane lanciatore sedicenne può diventare il nuovo Walter Johnson.

Baseball è l’ardimentosa corsa di un uomo contro un altro uomo, lo scontro dei riflessi contro altri riflessi. Un gioco di centimetri. Ogni abilità è misurata. Ogni prodezza ed ogni errore è visto, osannato o maledetto e diventa statistica.

Nel baseball è più chiaro lo splendore della democrazia, l’unica corsa che interessa è quella verso il cuscino, il credo è il regolamento, ed il colore è solamente qualcosa che distingue una squadra dall’altra.

Baseball è l’esordiente senza esperienza, che cerca di realizzare il proprio sogno ed anche un veterano, uno stanco trentacinquenne, che spera che i suoi muscoli lo sorreggano ancora fino a Settembre.

Baseball sono gli occhi chiari e freddi di Roger Hornsby e gli spikes fiammeggianti di Ty Cobb.

Baseball? E’ solo un gioco così semplice come una pallina e una mazza e così complesso come lo spirito americano che simboleggia. E’ uno sport, affari e qualche volta anche religione.

Il racconto, ormai leggenda di Willie Mays che effettua una eccezionale presa al volo nelle World Series e poi si reca ad Harlem per giocare a stik-ball con i suoi giovani ammiratori.

Così come la voce commossa di Lou Gehrig, ormai condannato dalla malattia, che dice: “Mi considero l’uomo più fortunato sulla faccia della terra”.

Baseball è un famoso catcher di Brooklyn che spiega: “Per giocare nelle grandi Leghe, bisogna essere uomini, ma bisogna avere, dentro di sé, anche un po’ di fanciullezza”.

Questo è uno sport per l’America e per il mondo, questo è il Baseball!

Un gioco per ragazzi e per uomini.

 
 

A.S.D. Saronno Baseball Club vs. A.S.D. Baseball Seveso Red Hawks – Dodicesima Campionato (R)

Score by innings                                                         R       H       E               

A.S.D. Seveso Red Hawks    0 1 3 0 0 0 8 0 0                12       9       3

Saronno B.C.                       0 1 5 1 0 0 0 0 0                  7       9       4

LOB  Seveso:  5 – Saronno BC: 5 –   2B  Seveso: Sala M. (1), Collado W. (1) – Saronno BC: Radice M. (1), Marquez (1).

 

ASD Seveso              ip         h          r        ER         bb     so         

Lo Squadro G.P.          9,0        9         7         6           4        9

Saronno B.C.             ip         h          r        ER        bb       so         hbp

Moltrasio D.                5,0         6         4         3           3        4           1

Razza A.                    3,0         3         8         2           4        0            2

Monticelli D.               1,0                                                     1           

Win: Lo Squadro GP (Seveso)  –  Lost: Razza A. (Saronno BC)

Saronno B.C. vs. A.S.D. Seveso Red Hawks   =   7  –  12

HARAKIRI !!!!

Se cercate sul vocabolario l’origine della parola “Harakiri” troverete: suicidio rituale, noto soprattutto in Giappone…

Saronno compie il più classico degli “Harakiri” distruggendo in 15 minuti tutto quello che di buono aveva costruito faticosamente durante tutta la stagione. Difficile commentare quanto accaduto ieri sul diamante di Via Ungaretti, specie per chi  sente questo gruppo come parte di sé; qualcosa che lo lega indissolubilmente  alle sorti, nel bene e nel male, a questa squadra.

Ora che la giostra delle responsabilità comincerà a girare, si cercheranno colpevoli, o motivazioni per tutto quanto accaduto. Forse… se tizio fosse arrivato  scivolando… forse se il lanciatore fosse stato sostituito prima di subire quei punti… o se caio avesse battuto con le basi piene… Se… se… se… forse…, ma come la storia insegna i se e i forse sono solo materiale per riempire le fosse…

Di sicuro c’è il fatto che una partita che gli amaretti stavano tranquillamente gestendo, nonostante una prestazione non certamente esaltante fino a quel momento, si è trasformata in un incubo delirante.

Che la giornata non fosse propriamente delle migliori lo si intuisce dall’inizio. Daniele Moltrasio, partente di turno, non da segnali positivi nelle prime riprese. Viene subito inquadrato dalle mazze di Seveso. Al terzo inning, dopo aver concesso un doppio a Marco Sala, si fa sfuggire una vera ghiottoneria per un tipo pericoloso come William Collado che lo punisce con un doppio che spinge a casa, grazie anche al primo errore di giornata della difesa, 3 punti per il vantaggio iniziale. Fortunatamente per lui il reparto d’attacco sembra reagire bene e cinque valide consecutive riportano i saronnesi avanti per 6 a 4. Nella successiva ripresa gli amaretti consolidano il vantaggio grazie al solito incredibile Michele Radice (doppio, lancio pazzo e rubata di casa base). A questo punto cominciano a delinearsi i primi problemi… l’attacco stacca la spina e il Pitcher avversario (palla sicuramente insidiosa, ma non certo proibitiva) comincia ad inchiodare al piatto i battitori saronnesi.

All’apertura del  settimo inning ha inizio la rappresentazione del teatro dell’assurdo. Alessio Razza, che aveva sostituito Daniele Moltrasio e che aveva chiuso bene la ripresa precedente, entra in un tunnel senza uscita.3 BB, 2 colpiti e 3 valide  quasi consecutive mettono in affanno  la difesa che inizia ad andare in tilt. Il panico si diffonde; Seveso adotta il gioco corto con battute (fortunosamente corte) o bunt (perfettamente eseguiti);ogni palla che ballonzola tra casa e collina diventano  insidiosissime  e portano inevitabilmente  a commettere errori banali… d’altri tempi e di altre categorie… Il cambio sul monte  non avviene (Diego Monticelli salirà, finalmente, sulla collina solo per chiudere nel nono  inning);  la frittata assume proporzioni notevoli: 8 punti; …sorpasso e vantaggio che dal  7 a 4 si capovolge fino al punteggio definitivo di 12 a 7.

A questo punto si aspetta la reazione degli amaretti, ma l’attacco ormai non da più segni di vita e la partita si trascina senza  più sussulti fino al termine.

Sconfitta che segna la fine del sogno dei play off, sconfitta che diventa difficile da analizzare e metabolizzare e che lascia segni profondi nel morale di giocatori e tecnici società.

Difficile cercare qualcosa di positivo  in un momento di amarezza profonda, ma mi piace ricordare: una presa in tuffo di Michele Radice degna del miglior D.Jeter, e un doppio gioco  per la difesa saronnese, mentre in attacco Radice con 1 singolo e 1 doppio, Marquez,  anche per lui un singolo e un doppio (fuoricampo di rimbalzo),  Marco Gargamelli con 2 singoli Luca Girola, Diego Monticelli e Jacopo Zoni, tutti con un singolo.

Domenica ultimo appuntamento di campionato, sul diamante di via Ungaretti troveremo una concorrente diretta. Quei CABS battuti nel girone di andata,  in una partita memorabile,  3 a 0  grazie a una prestazione stratosferica di Diego Monticelli.

La matematica non ci condanna  ancora in modo definitivo  e gli amaretti hanno il dovere di lottare fino in fondo credendo che l’impresa,  per quanto impossibile possa sembrare, sia ancora realizzabile.

Gandalf il Grigio

 
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Pubblicato da su 24 luglio 2011 in Serie C