“Non aspettare che il vento gonfi la vela della tua fortuna: soffiaci dentro tu stesso.”
Ugo Ojetti
A.S.D. SARONNO BC vs C.A.B.S. = 15 – 5
Missione compiuta…
quello che si doveva fare, si è fatto!
Detta così, e guardando il risultato finale, si potrebbe tranquillamente pensare che è stata solo una passeggiata, che non c’è stata partita, che gli amaretti hanno dominato in lungo e in largo…
Per la verità le cose sono andate un po’ diversamente…
Ma cominciamo dall’inizio. Inizio che aveva portato subito buone nuove nel doug out saronnese, infatti i C.A.B.S. si presentavano con due assenze pesantissime per l’economia dell’incontro. Fuori gioco Davide Tagliabue e soprattutto Marco Aquilani, l’altra metà del cielo per il monte di Seveso.
L’assenza di Aquilani riduceva In modo drastico la tenuta della squadra per tutta la partita.
Pensando che l’incontro, per gli amaretti, potesse divenire abbastanza tranquillo, Luca Cogni decideva di rischiare Alessio Razza come partente, anche per dare un meritato riposo a Diego Monticelli, dopo i due complete game consecutivi e soprattutto in vista dello scontro diretto di domenica prossima a Bovisio. Sulla collina brianzola, ovviamente, toccava a G.Luca Bragato affrontare le mazze saronnesi.
Seveso capisce che deve cercare di ottenere un vantaggio importante da poter gestire quando le cose diventeranno più complicate, e cerca di spingere sull’acceleratore colpendo subito duro; le valide di Jesu Rosario, Sandro Bernasconi e Daniele Bordin consentono loro di ottenere un vantaggio di tre punti.
Amaretti che rispondono prontamente con valide di Marquez, Diego Monticelli e Jacopo Zoni che, però, fruttano soltanto un punto che serve a tenere a stretto contatto i C.A.B.S.. Luca Girola si esibisce in un push bunt da manuale del baseball che spingeva avanti punto e uomini sulle basi… purtroppo il tutto veniva vanificato dalla chiamata dell’arbitro Figini, perché Girola nel movimento aveva toccato con il piede casa base.
I saronnesi vedono bene la palla di Bragato, ma non si accorgono della “melassa” che la circonda; da quel momento dimenticano il baseball e cominciano a giocare a uno strano gioco che somiglia tanto al bowling
Per quattro riprese i difensori vengono scambiati per birilli e i battitori saronnesi li centrano con incredibile precisione provocando una serie di eliminazioni che danno respiro alla difesa avversaria. Sulla sponda opposta Razza viene ancora toccato duro da Perboni e Bordin riportando il punteggio sul 4 a 2, ma soprattutto ha effettuato in tre riprese 72 lanci. (di cui 29 strike e 35 balls).
Per non correre ulteriori rischi Cogni toglie dal cellophane Diego Monticelli e lo spedisce velocemente sul monte. Entrato a freddo, dopo due Strikeout consecutivi, una palla lasciata troppo alta viene letta molto bene da Jesu Rosario che la spedisce fuori dal campo destro per il quinto punto. Sarà l’ultima fiammata dell’attacco brianzolo; da questo momento “El Duque” sale in cattedra e solo tre battitori riusciranno a toccare il sacchetto di prima.
Ma l’attacco saronnese dov’è finito?
Al quinto tentativo, prima Ansonin batte valido, poi Luca Girola viene colpito infine Alberto Cavaliere, appena subentrato a Marco Gargamelli (al rientro dopo un lungo infortunio e, ovviamente ancora a corto di preparazione) colpisce un doppio sul centro del campo che riduce ad un solo punto il vantaggio dei C.A.B.S.. Ancora base per Jacopo Zoni poi una lunga battuta (degna di un HRI… se l’esterno non ci avesse messo del suo nel caricare malamente la palla), permette a Stefano Lusian di spingere Cavaliere, Zoni e se stesso a punto per il sorpasso; 7 a 5 al termine del quinto.
Bragato è in difficoltà e nel sesto deve concedere valido a Vandi, colpisce Marquez e concede la base a Girola.
A questo punto anche gli amaretti capiscono che sul monte brianzolo non ci sono ricambi all’altezza e che ormai si può solo attendere che i C.A.B.S. si consumino per autocombustione…
A questo punto Rafael Kindelan l’ottimo tecnico cubano, capisce che la benzina è finita e che da ora tutta la squadra dovrà spingere per arrivare alla fine.
Tenta prima con Haider Ali Raja, ma il ragazzo, buona velocità di palla, ma poco controllo, concede quattro basi quasi consecutive. Poi è la volta di Riccardo Battistel che, dopo aver concesso due basi, riesce a chiudere l’inning da incubo con uno strike out. Al termine del sesto inning la situazione è di 13 a 5 per Saronno.
Nell’ultimo assalto, prima Luca Girola (singolo) e subito dopo il tremendo (solito) missile terra aria (oggi “solo” doppio) di Diego Monticelli, con il successivo arrivo a casa su lancio pazzo, mettono il sigillo alla partita.
Di positiva, sicuramente, la vittoria e lo zero che compare nella casella degli errori difensivi. Qualche perplessità rimane sul comportamento dell’attacco, troppo in soggezione di fronte a Bragato. Ottima prova di Ansonin Marquez con 3 valide su 4 turni, Diego Monticelli con un doppio e un singolo, Alberto Cavaliere con il doppio che di fatto ha rotto l’equilibrio della gara, Jacopo Zoni con un valido e una volata di sacrificio. Da segnalare, oltre al “quasi” fuoricampo, la splendida presa da Major League di Stefano Lusian all’esterno centro, sfortunato nel primo turno con una battuta secca, purtroppo direttamente nel guanto di Bragato.
Ora l’appuntamento decisivo della stagione. Domenica sul diamante Natalino Indrigo di Bovisio gli amaretti dovranno vedersela con il Bovisio; al momento capoclassifica del girone. In caso di vittoria Saronno raggiungerà i brianzoli in vetta e le ultime due partite decideranno chi guadagnerà i play off per l’accesso alla serie B.
“La vita è piena di scelte, ma a te non ne viene data alcuna!”
Charlie Brown, di Charles M. Schulz
I Peanuts, 1950/2000
Gandalf il Grigio