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Archivio mensile:settembre 2012

Comcor Engineering Junior Modena vs. A.S.D. Saronno Baseball Club vs. – Play-Off 2012 (Gara 3 & 4)

Il vero sognatore è colui che non ha paura dei propri incubi… 

Non ci può essere profonda delusione dove non c’è un amore profondo.

(Martin Luther Jr. King)

Sono le 23,40 quando le luci si spengono sul campo dello stadio Torri di Modena, dove si è appena conclusa gara 4 dei Play off della serie C, e il buio scende definitivamente anche sulle residue speranze degli amaretti di raggiungere gara 5, quella decisiva per la promozione alla serie B.

Eppure solo poche ore prima, la straordinaria “one hit” e contemporaneo “shutout” di uno strepitoso Diego “El Duque” Monticelli, aveva riacceso le speranze per una sensazionale rimonta sui modenesi. Saronno, che quindici giorni prima in gara 1 e gara 2 aveva dominato in attacco e sul monte, sprecando in modo incredibile due vittorie quasi certe, con prestazioni imbarazzanti della difesa, giunge in terra emiliana con la consapevolezza di potersi  giocare alla pari la qualificazione.

A rafforzare questa impressione, in gara 3 Diego Monticelli, questa volta coadiuvato da una difesa “quasi” perfetta (1 solo errore senza conseguenze), e sostenuto da un attacco che ha prodotto ben 11 valide, sfodera la miglior prestazione stagionale.

Diego mette, per sette riprese, la museruola alle mazze emiliane concedendo, una sola misera valida e 3 BB, ottenendo 5 SO e incassando così la sua dodicesima vittoria stagionale (impreziosita dalla sospensione per manifesta).

Gara 3 può essere definita quella della speranza e delle illusioni. Saronno che, dopo due riprese di studio, comincia a tuonare contro il monte emiliano segnando, al 3° due punti con Girola e Monticelli, al 5°  ancora  Monticelli, Gargamelli e Cavaliere incrementano il vantaggio e al settimo, il big inning da sei punti che chiude definitivamente il discorso. Le mazze di Jacopo Zoni (3 valide), Luca Girola (1 singolo e 1 doppio) davanti a tutti, ma l’intero  line up saronnese riesce a toccare valido contro Malaguti che, oltre alle valide concede 4 BB 1 colpito.

Modena sembra in balia degli amaretti, incapace di qualsiasi reazione.

Diego conclude nel migliore dei modi l’incontro “kappando” gli ultimi due battitori dell’incontro.

Questa vittoria apre le porta alla speranza, e quindi alla illusione di una replica immediata in gara 4, mantenendo questo ritmo, questa determinazione. Purtroppo le cose andranno in modo  “leggermente” diverso e la prodezza di Diego resterà solo una perla isolata, buona per addolcire l’amara pillola.

Che la partita sarebbe stata decisamente più complicata del previsto  lo si capisce dal primo inning;  Gli amaretti segnano subito con uno splendido triplo di Tomas Fontana che verrà spinto a casa dalla Volata di Sacrificio di Alessandro Moltrasio. A tutti questa partenza sembra  la continuazione di gara 3, purtroppo sarà l’unica segnatura della partita per i saronnesi, ma sarà anche una delle due sole occasioni per un corridore saronnese di raggiungere la terza base in tutto l’incontro.

Daniele Moltrasio ha una partenza decisamente promettente, mettendo Strikeout i primi due battitori modenesi, poi le successive due valide e la prima BB concessa consentiranno agli emiliani di segnare il punto del pareggio.

A questo punto le parti si invertono…

Saronno entra in un buco nero senza uscita: 10 flyout e 12 groundballs, inframezzate da 7 battitori che, pur battendo valido, vengono lasciati, dai compagni, a “svernare” sulle basi in attesa di una “spintarella” verso la base successiva.

Daniele Moltrasio, non al meglio della condizione per i postumi di un piccolo intervento,  va in affanno e concede 3BB e un triplo che permettono agli emiliani, al 2° inning”  di mettere la freccia e allungare decisamente; 4 a 1 il punteggio al termine della ripresa, punteggio che costringe gli amaretti ad un lungo e logorante inseguimento.

La stanchezza e la sfiducia ormai annebbiano però la vista e la mente e la partita scivola via senza dire più nulla di significativo. Moltrasio e successivamente Razza, subentrato al 5° inning, riescono, non senza qualche affanno, a contenere l’urto delle  mazze emiliane…  fino alla 8° ripresa, quando  Alessio paga dazio:  tre valide, una BB concessa e un “immancabile” errore difensivo fissano il punteggio definitivo sul 9 a 1.

Questa volta è veramente finita…

Tre errori a testa da parte delle due difese, ma, come a Saronno, i nostri sono costati il proverbiale “sangue”

Che  dire:

“E’ stata una bella esperienza!”,  “In fondo siamo arrivati a gara 4”, “a ben vedere non dovevamo nemmeno esserci…” , “magari non avevamo la possibilità di andarci in serie B”, ”In fondo le abbiamo giocate alla pari”, “gli abbiamo rifilato anche uno “shutout”…

E se provassimo a dire… “Per la miseria c’eravamo perché gli altri hanno commesso uno sbaglio!!!”

“In fondo siamo arrivati a gara 4!“, “dovevamo arrivare a gara 5!”,  “Avevamo le vittorie in mano e le abbiamo buttate al vento!”, “si poteva… si doveva fare di più”, ”Proprio dopo un “shutout” non potevamo fallire gara 4”…

Ma questo è solo lo sfogo di un vecchio “anarchico” (sportivamente parlando ovviamente!!) che ama questa squadra e che purtroppo non è potuto essere con voi ragazzi!!!

Resterà comunque una gran bella stagione, da incorniciare!

Gandalf il Grigio

“Non lasciare che la delusione lasci spazio alla tristezza, raccogli con tutta la tua forza la tua storia e trasformala in ricordi bellissimi, gli unici  che meriti!”


Stephen Littleword

 
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Pubblicato da su 22 settembre 2012 in Serie C

 

Play-Off 2012

Un pensiero prima di partire:

“Non dar retta ai tuoi occhi e non credere a quello che vedi. Gli occhi vedono solo ciò che è limitato. Guarda col tuo intelletto e scopri quello che conosci già, allora… imparerai come si vola.”

R. Bach

 Buon viaggio ragazzi!

Gandalf il Grigio

 
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Pubblicato da su 21 settembre 2012 in Editoriale

 

A.S.D. Saronno Baseball Club vs. Comcor Engineering Junior Modena – Play-Off 2012 (Gara 1 & 2)

“Rincorri i tuoi sogni ragazzo. Non lasciare che il gioco delle altrui vite te li spazzi via…” Piera De Boni

Dopo tre anni (Trento 2009)  Saronno torna a disputare i Play-off. Questa volta la posta in palio è l’accesso alla serie “B”. 

“Non si uccidono così anche i cavalli?”  (film di Sydney Pollack 1969)

Permettetemi l’accostamento, ma le due partite giocate ieri sul diamante di Via Ungaretti, per i lanciatori delle due squadre deve essere sembrata più una maratona senza fine dove a preoccupare non erano solo il numero di lanci,  ma la consapevolezza che non sarebbe stato così semplice, per loro, scendere da quella collinetta,  dato che i possibili rilievi dovevano essere gelosamente conservati in naftalina per la partita del pomeriggio.

Quindi Diego Monticelli da una parte e Maurizio Malaguti (classe 1970! – complimenti), nella prima partita, e Alessio Razza in coppia con Daniele Moltrasio contro Adolfo Martinelli, nella seconda, giocavano a “chi ne tira di più”.

Diego l’inossidabile stabiliva il suo record personale con 136 lanci mentre il “diversamente giovane” Malaguti si fermava “soltanto” a 117.

Nella seconda partita Alessio Razza si fermava a 119 (suo record personale), prima di essere rilevato da un sorprendente Daniele Moltrasio (77 palle lanciate con ottimi risultati), mentre sull’altra sponda, un altro “over 40”, Adolfo Martinelli (classe 1971) “sparava” 122 confetti avvelenati.

L’unico precedente nella storia delle due società risale ai play-off del 2000, ed era accantonato tra i brutti ricordi nella storia degli amaretti. Una sconfitta più che onorevole tra le mura di casa e una “spazzolata” senza attenuanti sul campo dei Modenesi. Unici supestiti di quella “tremenda” avventura:  Diego e Ivan  Monticelli

Ovvio quindi che gli amaretti si aspettassero una squadra pesante in battuta e, magari, sul monte una batteria di Superman  che lanciassero mine a velocità supersonica a sorvolare il piatto di Casa base.

Malaguti e Martinelli, invece, non possono certo essere annoverati nella categoria “power pitchers”, i loro lanci sono ben visibili, le loro palle non lasciano la scia, non bruciacchiano le mazze al loro passaggio,  ma sono subdole;  assomigliano molto a quel tipo di palline  che vediamo spesso nel nostro girone… (vedi Roberto Sala & Co.). Ti danno l’illusione di poterle spedire lontano, ma se le aggredisci con troppa foga si trasformano in innocui pop o ground balls addomesticate, facili prede per il guanto  dei difensori.

Guardando gli scores, quelli che emergono sembrano numeri gettati a caso su di un tavolo, senza alcun nesso logico…

Saronno batte di più sia nel primo che nel secondo incontro (11 a 8) e (9-3) e i lanciatori hanno numeri migliori degli avversari.

Ma allora perché alla fine le due vittorie non sono chiuse ermeticamente nella nostra cassaforte?

Forse un piccolo numerino rimette le cose a posto e ci fornisce il famoso nesso logico. Quando si commettono “10 errori” in due partite è difficile pensare di poter portare a casa risultati.

Nell’incontro mattutino sfioriamo subito il suicidio collettivo lasciando otto uomini sulle basi, in sole tre riprese,  dopo aver messo a segno ben cinque valide. In difesa il primo “errorino” di Alberto Cavaliere (oggi decisamente mai entrato in partita) consente agli emiliani di portarsi avanti nel secondo inning.

Un piccolo calo di Diego al quarto consente a Modena di incrementare, con tre valide e un ennesimo errore, il punteggio sul 4 a 0. Finalmente nel 5 attacco, prima Diego con un singolo e poi un eccellente doppio di Jacopo Zoni danno agli amaretti il primo punto di questi play-off.

Nella ripresa successiva Saronno insiste, sembra finalmente crederci;  dopo le valide di Giacomo Vandi  e Alberto Cavaliere il potente doppio di Tomas Fontana spinge i saronnesi ad un solo punto dal pareggio. Sembra fatta… Saronno ha ritrovato il bandolo della matassa!

A questo punto, invece,  l’attacco saronnese spegne la luce e chiude delicatamente la porta; prima Zoni eliminato sulla seconda base dall’assistenza di Malaguti sul bunt troppo profondo di Gargamelli, poi su un bunt di Lusian,  lo stesso Gargamelli, dopo aver raggiunto la seconda viene eliminato fuori base facendo chiudere un fortunoso doppio gioco agli Emiliani. Poi poco o niente fino alla fine.

Al settimo un doppio di Bignardi e un singolo di Luca Toni fissano il  punteggio sul definitivo 5 a 3.

In attacco spiccano le prestazioni di Stefano Lusian con 2 su 3,Tomas Fontana 2 su 4, Diego Monticelli con 2 su 5. Nonostante la sconfitta, ottima come sempre la prova di Diego Monticelli sul monte saronnese con 7 SO, 2 BB e 8 BV concesse. Solo 2 punti sono da ascrivere interamente a carico dell’ “Iperpitcher”.

Nel secondo incontro, se possibile, i problemi difensivi si acuiscono. Alberto Baraldi, il leadoff emiliano, ottiene un bonus dalla difesa saronnese, nei primi tre turni,  e per tre volte l’errore difensivo, non solo gli permette di giungere salvo in prima, ma gli consentiranno di realizzare anche due punti e spingerne a casa un altro.

Sul monte saronnese Alessio Razza sembra cavarsela discretamente, anche se la sua palla tende a visitare, troppo spesso la parte “più bassa” dell’area dello strike; al termine concederà ben 7 BB e 1 colpito nelle 4,1 riprese lanciate.

Saronno sembra più convinto del mattino e nella seconda ripresa “El Duque” Monticelli fa decollare, dalla sua rampa di lancio personale, uno dei proverbiali missili terra aria che atterra in fondo al campo da softball, per un HR interno che scuote il monte emiliano e riaccende le sopite speranze degli amaretti.

Galvanizzati dalla prodezza Saronno insiste; Zoni va in base per balls, poi anche dalla mazza di Marco Gargamelli viene sparato un siluro che giunge fin sull’altro “pianeta” del campo (softball) spingendo Jacopo a segnare il punto del pareggio. Se Marco fosse stato un po’ più veloce nella corsa Martinelli sarebbe stato colpito “a morte” (sportivamente parlando chiaramente) dal “Back-to-back” saronnese.

Ci penserà comunque Ivan Monticelli a spingere a casa il “Garga” per il punto del vantaggio saronnese.

Per la prima volta emiliani in affanno e preoccupati della nostra reazione.

Ci penserà ancora una volta la nostra difesa a tranquillizzarli, trasformando una facile assistenza in prima per l’eliminazione, in un punto, quello del pareggio.

Nel quinto inning Alessio Razza denota segni evidenti di cedimento: 2 BB, 1 colpito, 1 valida, il tutto condito con il solito errore di prammatica, confezionano i due punti che portano il punteggio sul fatidico 5 a 3.

Non è possibile… sembra il replay della mattina!

Come dice il proverbio “si chiude la stalla quando sono scappati i buoi”!

Purtroppo i buoi, effettivamente, erano già scappati.

Sul monte a chiudere le porte viene mandato Daniele Moltrasio (grande prospetto, ma a volte più “caso clinico”… – sempre sportivamente parlando… ovviamente).

Daniele, salito in una situazione da far tremare i polsi, con basi piene e punteggio strettissimo, sfodera una delle sue migliori prestazioni: 4,2 riprese lanciate 0 punti subiti, 6 SO,  4 BB e 2 valide concesse, ma soprattutto una determinazione veramente impressionante.

Purtroppo non basta agli amaretti per capovolgere le sorti della partita.

Una considerazione amara. Tutti e tre i punti saronnesi sono stati ottenuti su Martinelli. Nessun punto emiliano è stato guadagnato sul duo Razza/Moltrasio. In altri termini, i sei errori difensivi saronnesi sono costati cinque punti, mentre i cinque errori del Modena non hanno causato nessuna conseguenza.

Ottime, ancora una volta le prove in attacco di Diego Monticelli con l’HRI e un singolo, di Jacopo Zoni con 2 su 3, e di Ivan Monticelli con 2 su 4 e di Marco Gargamelli con il suo triplo.

Troppo inconsistente il resto dell’attacco.

Le ultime quattro riprese vedranno gli amaretti cercare disperatamente i punti del pareggio, ma la difesa emiliana (anche lei molto fallosa in questo secondo incontro, mentre perfetta in mattinata) è comunque sempre in grado di chiudere ogni varco.

Saronno ha la possibilità di capovolgere (come successe a Trento) le sorti di questi play-off e guadagnarsi l’accesso alla serie B.

Ha quindici giorni a disposizione per ritornare ad essere la bella macchina che ha dimostrato di essere per “quasi” tutto il campionato.

Per concludere ragazzi… LAVORARE, CREDERCI!!!……. E RICORDATE:

La musica suona meglio, il vino ha un gusto più dolce e le ragazze sembrano più belle quando vinciamo. (Mark Grace)”

Gandalf il Grigio

“Il sognatore è un’anima ribelle e, quando tutti camminano sul sentiero, lui sale sull’arcobaleno.”

Davide Capelli

 
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Pubblicato da su 9 settembre 2012 in Serie C