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Archivio mensile:giugno 2016

BUFFALOES B&J – SARONNO BC – RECUPERO 3° GIORNATA RITORNO

Un Saronno poco fortunato, si deve arrendere ai BUFFALOES B&J.

Score by innings

Finali                          1    2    3    4    5    6    7    8    9  10  11       R     H      E

Saronno BC                2    0    0    0    0    0    0    0    1                  3    12      4

Buffaloes B&J             0    0    2    2    0    0    0    1    R                  5    11     3

Lob::      Saronno BC.    11      Buffaloes B&J   11

  1. WFlorencio R. (Buffaloes B&J)      Zaniboni D.   (Saronno BC)

 

Saronno BC     v/p/s    ip       h       r      ER      bb      so      hbp       HR      lanci     S      B     H/G(F 

Zaniboni D.       2/2/0   3,2      8       4       1          1        1         0          0          86      37    30      19

Tosi D.              6/0/0   4,1      3       1       1          2         7         0          0         75       39    26      10

Buffaloes         v/p/s    ip       h       r      ER      bb       so      hbp       HR      lanci     S      B    H/G(F 

Florencio R.                9,0     12      3        2         3         9         0          0        161      68    64      29 

 

 

2B:  Abreu Elien – Saronno BC

3B:  Garcia Luna Orlando (Buffaloes B&J)

HR:

Double play:

Umpire: Naike Valente – Iacono Sebastian

 

BUFFALOES B&J  –  SARONNO BC     5   –   3

“Dite che Zuckerberg è sfigato perché Whatsapp salta.

Di Caprio è sfigato perché non vince l’Oscar.

Avete uno strano concetto della sfiga”.

(Tremenoventi, Twitter)

 

Gli amaretti non ce la fanno a vincere il recupero della terza giornata di ritorno, lasciando  l’intera posta e la testa della classifica del girone,  ai Buffaloes di Bovisio, avversari ormai classici negli ultimi anni.

Onore al merito dei vincitori, ma gli amaretti possono recriminare per una notevole dose di sfortuna in questo frangente… No, no, dissipiamo subito i dubbi, non sto parlando di errori arbitrali, o decisioni che hanno favorito particolarmente gli avversari…, ma semplicemente un intervento particolarmente cinico della cattiva sorte (la sfiga, appunto)….

Stefano Lusian con i suoi ragazzi aveva preparato al meglio la partita, soprattutto dal punta di vista mentale;  nonostante le assenze di Nicolò Lusian e Federico Villa, (al momento giusto la loro presenza sarebbe stata provvidenziale), la squadra è partita “lancia in resta” sin dall’avvio.

Dopo la base concessa a Luca Girola, prima il valido di Paolo Lietti e poi il gran doppio di Elien Abreu confezionavano subito i due punti del momentaneo vantaggio. L’attacco spingeva ancora e nella seconda ripresa due valide e una base concessa a Cavaliere sembravano poter far crollare la difesa di Bovisio. Purtroppo una eliminazione forzata chiudeva la ripresa lasciando tre corridori sulle basi.

Sul monte Davide Zaniboni  dava l’impressione di gestire al meglio la situazione concedendo soltanto una misera valida.

Ad inizio della terza ripresa, entra in campo l’”invitato di pietra”….la sopracitata Sfiga…..

Paolo Lietti deve abbandonare immediatamente  il campo per una emergenza familiare  (il piccolo Tommaso doveva essere portato d’urgenza al Pronto soccorso).

Ovviamente tutto passa in secondo ordine, partita, risultato, classifica,  in fondo stiamo, pur sempre, parlando solo di una partita di baseball, per quanto importante possa essere.

Mi auguro che quando comparirà sul blog questo articolo, il piccolo Tommaso sia già tornato a casa e ricomincerà  a scorazzare felice per il campo.

Torniamo alla partita, quella che sembrava stessimo dominando e d’improvviso sembrava  non fossimo più nelle condizioni di gestire…..

Lusian deve fare delle scelte complicate (ricordate l’assenza dei due “ragazzini”?), e deve farle velocemente….

 

“Le assenze lasciano segni, solchi che nessuna aggiunta può colmare”.
(Mauro Corona)

 

Abreu passa da terza a shorstop, Iacono si sposta da casa base in terza (ruolo che credo non abbia mai ricoperto e che ovviamente lo mette un po’ in difficoltà) e infine  Eugenio Galban passa da DH a ricevitore.

Sarà questa la nota positiva della giornata. Ricordate “Grizzly” il tipetto che ha confezionato due HR nella partita con Malnate? bene, abbiamo scoperto oggi che il cannone lo possedeva anche nel braccio di tiro……I corridori, da quel momento hanno desistito da qualsiasi tentativo di staccarsi dalla base se non aiutati dai compagni con valide, bunt o errori commessi dalla difesa.

Purtroppo la squadra ci mette un “momentino di troppo” per ritrovare l’equilibrio; Zanna viene toccato da una serie di valide, e un paio di errori decisivi permettono ai Buffaloes di riagguantare l’insperato pareggio. Una palla spiovente nel mezzo del diamante, normalmente facile preda della difesa, cade maldestramente a terra dando chiaramente il segnale della poca tranquillità e della scarsa comunicazione tra gli improvvisati difensori saronnesi.

Fortunatamente il duo Abreu – Galban si esibisce in un numero di alta scuola  inchiodando a casa il corridore e riducendo così al minimo i danni.

Nella quarta ripresa Zanna, dopo due eliminazioni veloci, si impalla;  tre valide quasi consecutive, con l’aggiunta di un errore difensivo consentono ai Buffaloes di prendere il largo e portarsi sul 4 a 2. A questo punto Tosi sale a rilevare uno Zanna frastornato. Daniele riesce a chiudere subito la ripresa.

C’è ancora molto tempo a disposizione per la rimonta, ma incredibilmente pur battendo una valida più degli avversari l’attacco saronnese non riuscirà a produrre punti.

Dopo tre riprese lanciate alla grande, solo una valida concessa e 5 SO all’attivo, Tosi ha una leggera flessione che consente prima al singolo di Putti poi al tremendo triplo di Garcia Luna di mettere il sigillo al risultato.

Nel nono assalto Saronno tenta il tutto e per tutto, ma un paio di valide (Tosi e Abreu) permettono solo di segnare il punto per rendere  meno amaro il passivo.

In battuta brilla la stella di  Elien Abreu con quattro valide, tra cui un doppio,  su cinque turni , Galban con due valide su quattro turni e Iacono con due valide su tre turni.

Zaniboni non è riuscito a dare sicurezza a una difesa apparsa troppo fragile e traballante, mentre buona la prestazione di Tosi che chiude con 7 SO in 4,1 riprese e tre valide concesse.

Un’ultima annotazione; è vero, come dicevo all’inizio: giù il cappello, i Buffaloes hanno meritato la vittoria per come sono riusciti a “spremere” punti dal loro gioco, ma permettetemi di fare i complimenti al piccolo grande uomo: Florencio Reinoso che sulla collinetta di Bovisio ha inanellato la bellezza di 161 lanci nelle nove riprese del suo “complete game”.

Non sta a me giudicare se sia più a meno giusto che un lanciatore debba lanciare un numero così elevato di lanci, il mio unico “dovere” e “piacere”  è ammirare la prestazione e battere le mani davanti a quello che il ragazzo è riuscito a fare.

Tutto finito per gli amaretti, niente affatto, però Stefano Lusian e i suoi ragazzi sanno che si è ristretta di molto la possibilità di sbagliare e i prossimi scontri diretti daranno l’idea dello spessore anche psicologico e caratteriale della squadra.

Domenica gli amaretti hanno la possibilità di rifarsi subito contro i CABS di Seveso già battuti nella partita di andata.

 

Tieni per te le tue paure, ma condividi con gli altri il tuo coraggio”.

Robert L.Stevenson

 

 

Gandalf il grigio

 
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Pubblicato da su 28 giugno 2016 in Serie C

 

A VOLTE RITORNO……

Prendendo a prestito il titolo del libro di John Niven, “A volte ritorno” , ho deciso di tornare a sedermi dietro la tastiera del mio computer per riprendere a raccontare, dopo circa un anno e mezzo, quanto avviene nella casa  delle pantere…..

Veramente nel libro si parla del ritorno di Dio nel suo ufficio, con tanto di camicia a quadri e cappello di paglia, dopo un periodo di ferie (di cinque secoli)  passati a pescare in pieno Rinascimento, trovando la situazione sulla terra un po’ “cambiata” e molto più “caotica”  rispetto a quando era partito…..

In effetti io, molto più modestamente avevo lasciato il mio “ufficio” solo per problemi strettamente familiari e di lavoro, ma effettivamente anch’io ho ritrovato la situazione decisamente cambiata. Nuovi volti (beh alcuni non proprio nuovi, nuovi…) altri nuovissimi, nuovi stimoli, nuovi obiettivi.

Quale miglior occasione per ricominciare i racconti settimanali, di una partita che all’apparenza non avrebbe dovuto impensierire più di tanto la “Invencible Armada” di Stefano Lusian e che invece resterà scolpita nella mente di quanti hanno avuto la fortuna di assistere all’incontro per il capovolgersi continuo delle situazioni e per il finale thriller.

Score by innings

Finali                          1    2    3    4    5    6    7    8    9  10  11     R     H      E

Malnate Vikings          0    0    0    0    4    2    0    0    1   4           11     6      3

Saronno  b.c.              4    1    0    0    0    1    0    0    1   5           12     8      2

Lob::  Malnate    9   –    Saronno BC.    11

  1. W. Tosi D. (Saronno BC )      Grappoli N. (Malnate)

Malnate            v/p/s   ip       h       r      ER      bb      so      hbp       HR      lanci     S      B     H/G(F 

Cedano J..                 5,2      5      6       3         5         0         3          0          96       37    40       19

Grappoli N.                3,2      3      6       4         4         0         0          2

Saronno BC   v/p/s     ip       h        r      ER      bb      so      hbp      HR      lanci     S      B    H/G(F 

Razza A.       3-0-1     5,1     1        6        1       5         6         4          0          92       36    46       10

Tosi D.          6-0-0      2,1      5       5         3       2        5         1          0          68       32    22       14

 2B:  Bordin D. (1) – Saronno BC

3B:  Ceriani F. (1) – Malnate Vik.

HR: Galban E. (solo Homer e 3HR su Grappoli N.) – Saronno BC

Double play: Saronno BC (2) – Malnate Vik. (1)

Umpire: Crescenzi Emilio

MALNATE VIKINGS     –    SARONNO BC       11   –   12

Prima di parlare della partita però, vorrei fare un piccolo ritrattino del personaggio che renderà particolare la giornata.

Eugenio Medina Galban, cubano di nascita, (classe 1987), non sembra il classico giocatore caraibico, atletico, veloce, rapido nei movimenti….. Lui è un omone grosso, non altissimo (a prima vista mi ricorda un grizzly, l’orso che sembra muoversi lento impacciato, ma quando attacca è fulmineo e letale).

Appena presentatosi sul campo al primo allenamento mette in mostra subito le sue credenziali…..si capisce subito che il suo lavoro è quello di spedire il più velocemente e lontano possibile le palline dalla casa base…..

Beh è vero si stava allenando e quello che lanciava pallina lo faceva per farlo battere, chissà come potrà essere con un lanciatore che deve metterlo in difficoltà…..

Si, sembra lento, impacciato, ma quando si avvicina al piatto, tutto il corpo sembra sciogliersi e quando comincia a mulinare la mazza l’aria sembra emette un sibilo che gela il sangue del lanciatore…

Ma torniamo alla partita.

Gli amaretti sanno che non devono perdere nessuna occasione di fare bottino pieno se vogliono continuare la corsa contro gli ormai classici avversari di Bovisio.

E partono con il piede giusto….quattro punti nella prima ripresa  con tre valide, di cui un doppio e un punto nella seconda sembrano dare sicurezza a tutta la squadra.

Alessio Razza sul monte appare dominante e nelle prime quattro riprese viene toccato solo da un valido su bunt.

Nel quinto inning la partita cambia improvvisamente volto. Alessio si smarrisce e concede 2 basi,  colpisce due battitori consecutivamente commettendo anche un errore su una assistenza in prima; il tutto consente  a Malnate di portare a casa quattro punti quasi senza colpo ferire.

Fortunatamente una gran presa in foul di Giovanni Iacono con successiva assistenza in terza base a completare il doppio gioco, consentono agli amaretti di uscire dal buco nero in cui si sono cacciati.

Ma la situazione degenera nell’inning successivo. Non ancora caldo Daniele Tosi, sul monte sale ancora Razza che dopo uno SO su Cecchetti colpisce Forcella e concede base a Tommaso Grappoli. Quando Tosi è costretto  a rilevare Razza riesce a eliminare subito al piatto il primo battitore, ma Totaro colpisce un singolo verso l’esterno destro portando incredibilmente i varesini sul pareggio.

A sostituire Cedano sulla collinetta Malnatese sale Nicolò Grappoli (classe 1998) che per tre riprese riesce a tenere agevolmente a freno le masse saronnesi.

Nella parte alta del nono inning accade l’incredibile; con un eliminato Francesco Ceriani colpisce durissimo; una valida che  gli permette di  giungere fino in terza. Il successivo singolo all’esterno centro di Gibertini spinge a casa il punto dell’inaspettato vantaggio varesino.

La paura e l’incredulità serpeggia ormai nelle fila saronnesi, si urla per darsi coraggio.

“Se c’è soluzione perché ti preoccupi? Se non c’è soluzione perché ti preoccupi?”
(Aristotele)

Intanto davanti al doug out degli amaretti il Eugenio Medina Galban, detto “grizzly”  che, manco a dirlo, nel line up ricopre il ruolo del DH, cammina avanti e indietro con le sue armi “letali” mazza e caschetto, tra le mani; aspetta solo il suo momento.  Tra l’altro deve lavare l’onta della battuta precedente che aveva procurato una doppia eliminazione a danno degli amaretti.

Quando Jacopo Zoni viene eliminato in prima, Galban si avvicina a passi lenti verso il piatto di casa base e al terzo lancio incontra, in modo devastante, il lancio dell’esterrefatto  giovanissimo pitcher avversario,…..l’esterno può solo correre dietro la pallina e vederla atterrare ben oltre la recinzione. E’ il pareggio e il lasciapassare per il Tie Break…..

Purtroppo Malnate adesso ci crede veramente; con Tommaso Grappoli e William Merlo sulle basi Totaro, con un perfetto bunt spinge in seconda e in terza i compagni.

Dalla panchina parte l’ordine di riempire le basi e Ceriani viene passato intenzionalmente in prima. Purtroppo Gibertini e Lamera, in rapida successione colpiscono duro  e il successivo squeeze di Nicolò Grappoli dilatano il punteggio dei varesini.  Saronno si trova addirittura sotto di quattro punti prima che Cecchetti venga eliminato al piatto chiudendo di fatto la ripresa.

Partita finita? Sembrerebbe di si…….

Una delle frasi più belle e storiche del vecchio Baseball e più precisamente di un monumento del baseball americano: Yogi Berra recita: “non è finita finchè non è finita”…..

Quanto succede in questo ultimo assalto sembra tratto da qualche film tipo “L’uomo dei sogni”…..e qui bisogna veramente sognare….

“Grizzly” intanto continua il suo andirivieni davanti alla panchina per “caricarsi d’adrenalina” come dice lui….

Con Alberto Cavaliere in seconda e Luca Girola in prima si apre l’ultimo disperato tentativo degli amaretti di riagguantare il risultato. Grappoli concede base a Paolo Lietti, la successiva battuta di Daniele Bordin permette a Cavaliere di accorciare le distanze, a Girola di giungere in terza, e allo stesso Bordin di giungere salvo in prima per scelta della difesa. mentre in seconda Lietti viene eliminato con l’assistenza del shortstop,

Jacopo Zoni batte valido sull’interbase e consente a Girola di portare a due sole le di lunghezze il ritardo degli amaretti.

Con prima e seconda occupata Galban si avvicina al box di battuta….

Sembra tutto molto complicato perché è nella logica del gioco e nella convinzione di tutti che il pitcher malnatese concederà base intenzionale a questo terrificante avversario……

Un vecchio detto cinese (se non ricordo male) recita: “se non puoi battere il tuo avversario alleati con lui”

La panchina malnatese decide invece, probabilmente, di giocare una base intenzionale “mascherata”; per tre volte Grappoli tira palle a terra imprendibili, ma per un attimo la tentazione di visitare la zona “proibita” è troppo forte……

La mazza di Eugenio Medina Galban, detto “grizzly” inizia un giro della morte di incredibile violenza e la palla parte dalla rampa di lancio per veleggiare leggera abbondantemente oltre la recinzione che divide storicamente i due mondi del nostro campo…..

I tre punti entrati  sanciscono, tra felicità e incredulità, la fine della partita e portano Eugenio  Medina Galban detto “grizzly” a scrivere una piccola pagina leggendaria della  storia di questa squadra.

Partita dalle molte luci ed ombre quella degli amaretti.

In attacco, oltre la incredibile prestazione di Galban, (è stato autore, tra l’altro, anche di un singolo nella prima ripresa), da segnalare le due valide di Luca Girola, il gran doppio di Daniele Bordin, le valide di Jacopo Zoni e Nicolò Lusian.

Buona prestazione della difesa che ha commesso solo un paio di errori.

Mercoledì lo scontro più importante con il Bovisio per la leadership del girone.

 

“Il più grande sbaglio nella vita è quello di avere sempre paura di sbagliare”.
(Elbert Hubbard)

 

Gandalf il grigio

 
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Pubblicato da su 21 giugno 2016 in Serie C, Uncategorized